Lo
scorso 5 settembre mi sono dimesso dalla carica elettiva di
Consigliere comunale a Casalincontrada e ho ritenuto concedermi un
periodo di riflessione per le attività politiche in generale. Le
motivazioni ufficiali, e reali, scritte sulle dimissioni presentate
al protocollo del Comune ed indirizzate al Sindaco sono “per
motivi personali”.
Non debbo nessuna ulteriore spiegazione a chi occupa di fatto le Istituzioni.
E l'amministrazione di un paese è un'Istituzione. Ed è quella più vicina ai cittadini. La natura personale delle dimissioni prende spunto proprio da questa scoraggiante situazione politica e ciò che vi ruota attorno. Dal 2004 ad oggi ho avuto l'onore, l'orgoglio e la soddisfazione di essere eletto 2 volte come consigliere comunale. Non sono capriccioso. Ancor meno irrispettoso di chi ci sostiene. Il gesto è dettato dal rispetto verso tutti i casalesi e non solo verso chi nel 2009 ha espresso il proprio favore nei nostri confronti indicandomi come possibile sindaco. Non getto la spugna. La nostra storia politica e la mia personale, quello che abbiamo fatto e denunciato in questi anni ne è la testimonianza che non teme nessuna smentita. Neanche dal più malizioso dei nostri detrattori e avversari politici. Tanto meno si sarebbe potuto tirare a campare perchè, come dice qualcuno, otto mesi passano in fretta e che sono costretti a tenere gioco perchè, a loro dire, si trovano su una barca e bisogna remare. Quella barca è il Titanic e continuano ancora a chiedere musica. Quello a cui abbiamo assistito in questi circa 20 anni, specialmente negli ultimi quattro, sinceramente mi ha disgustato per il livello a cui l'ipocrisia può giungere in politica e non solo. Ipocrisia unita ad un tasso di corruzione etica e morale che ritengo sia così alto e evidente che continuare ad evidenziarlo è accanimento terapeutico. Molto è stato evidenziato, descritto, denunciato e confermato anche e soprattutto dalla cronaca. Ma nessuna risposta è arrivata. A questo punto solo gli ipocriti ed i corrotti potranno continuare a sostenere tali "porcherie" perchè "non penalmente rilevanti". A noi non interessa la rilevanza penale degli atti e delle azioni. Come cittadini ci compete che siano eticamente e moralmente sostenibili anche se non condivisibili. É arrivato il momento in cui quel che è già evidente e comprovato sarà anche innegabile. Il perchè delle scelte, anche dure, è scritto chiaramente nelle vicende quotidiane di questa comunità e non in fantasiose ricostruzioni "picciottesche".
Non debbo nessuna ulteriore spiegazione a chi occupa di fatto le Istituzioni.
E l'amministrazione di un paese è un'Istituzione. Ed è quella più vicina ai cittadini. La natura personale delle dimissioni prende spunto proprio da questa scoraggiante situazione politica e ciò che vi ruota attorno. Dal 2004 ad oggi ho avuto l'onore, l'orgoglio e la soddisfazione di essere eletto 2 volte come consigliere comunale. Non sono capriccioso. Ancor meno irrispettoso di chi ci sostiene. Il gesto è dettato dal rispetto verso tutti i casalesi e non solo verso chi nel 2009 ha espresso il proprio favore nei nostri confronti indicandomi come possibile sindaco. Non getto la spugna. La nostra storia politica e la mia personale, quello che abbiamo fatto e denunciato in questi anni ne è la testimonianza che non teme nessuna smentita. Neanche dal più malizioso dei nostri detrattori e avversari politici. Tanto meno si sarebbe potuto tirare a campare perchè, come dice qualcuno, otto mesi passano in fretta e che sono costretti a tenere gioco perchè, a loro dire, si trovano su una barca e bisogna remare. Quella barca è il Titanic e continuano ancora a chiedere musica. Quello a cui abbiamo assistito in questi circa 20 anni, specialmente negli ultimi quattro, sinceramente mi ha disgustato per il livello a cui l'ipocrisia può giungere in politica e non solo. Ipocrisia unita ad un tasso di corruzione etica e morale che ritengo sia così alto e evidente che continuare ad evidenziarlo è accanimento terapeutico. Molto è stato evidenziato, descritto, denunciato e confermato anche e soprattutto dalla cronaca. Ma nessuna risposta è arrivata. A questo punto solo gli ipocriti ed i corrotti potranno continuare a sostenere tali "porcherie" perchè "non penalmente rilevanti". A noi non interessa la rilevanza penale degli atti e delle azioni. Come cittadini ci compete che siano eticamente e moralmente sostenibili anche se non condivisibili. É arrivato il momento in cui quel che è già evidente e comprovato sarà anche innegabile. Il perchè delle scelte, anche dure, è scritto chiaramente nelle vicende quotidiane di questa comunità e non in fantasiose ricostruzioni "picciottesche".
Il
Consiglio comunale è di fatto esautorato da ogni e qualsiasi
prerogativa democratica.
Non è frutto di nostre personali elucubrazioni. No. È
ben descritto nei fatti e negli atti.
Per sostenere la costruzione dello stabilimento di trattamento dei
rifiuti a Brecciarola si è ricorso e si ricorre ad ogni mezzo. Non
si fa passare in Consiglio la variazione di fatto del Piano
Regolatore e nemmeno la permuta dei terreni che di fatto
impoveriscono il Comune. Non si pubblicano i redditi dei Consiglieri
come per Statuto, neanche dopo 2 lettere di sollecito del Difensore
Civico Regionale. Le vicende, non solo economiche, dell'ACA e del
Consorzio dei Rifiuti del Chietino, descrivono chiaramente come viene
utilizzato il mandato ricevuto dai casalesi. Si
può assumere un ruolo per mettersi al servizio di un sistema di che
rende il territorio funzionale alla bramosia di potere da raggiungere
con ogni e qualsiasi mezzo?
Il nostro nome è sempre in prima fila. E i danni? Li pagano i
cittadini. Gli investimenti sono bloccati
almeno per i prossimi 10 anni. Perchè la scelta di appaltare il
cimitero per circa € 500.000,00, soldi dei casalesi, a
trattativa privata con un ribasso di circa l'8%? Le macerie
di Casa Iezzi? Delle case fantasma
e il coinvolgimento di importanti esponenti dell'Amministrazione? L'
inefficacia nei controlli di un ufficio tecnico sempre in bilico nel
gioco delle parti con l'Amministrazione? Il valore degli immobili ai
fini IMU? Aumentati i valori degli immobili sino al 265% per
rimpolpare
le casse comunali? Eppure
i conti non hanno ridato lo stesso. Il bilancio ha chiuso in perdita.
Perchè l'ostinazione poltronistica
di mantenere i 4 assessori? Perchè tanto altro ancora? Il
puzzle
è ormai completo. La
situazione va affrontata senza vittimismo. Con crudo realismo e
spirito costruttivo. La
nostra comunità soffre
la perdurante imposizione dell'essere o
incudine o martello.
Pare non vi sia spazio per un minimo di serenità. Regna
l'oscurantismo.
Il nemico, e per nemico è considerato chiunque osi alzare il dito
per dire la propria, deve essere schiacciato e così facendo si è
schiacciata la comunità intera. Non c'è spazio per le chiacchiere.
Bisogna decidersi. Le azioni debbono essere radicali e nette. La
parte buona di Casalincontrada,
che è preponderante, per tanti motivi segue distrattamente le
vicende. Si
deve decidere se si vuole dare ancora sostegno, inconsapevolmente,
per amicizia o parentela, alla cappa
a forma di cupola
che chiude Casalincontrada o no.
Se si vuole uscire da questo gioco perverso di piccole clientele
addirittura su diritti che vengono fatti passare per concessioni e
che hanno alimentato il sistema del soddisfacimento del bene
singolo maggioritario.
Per la prossima e ormai vicina
consultazione elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale a ben
vedere i movimenti
che i soliti noti e gli accoliti stanno portando avanti l'obiettivo
è abbastanza chiaro: cancellare l'opposizione. Quella vera.
Sfruttando la riduzione del numero dei Consiglieri. Ci vogliono i
fatti. Durante la campagna elettorale del 2009, ribadendolo nel 2011
al Bocciodromo e non solo, dissi chiaramente che la mia candidatura a
sindaco non sarebbe stata riproposta. Con le mie dimissioni voglio
avvalorare questo pensiero di allora che ancor più oggi ritengo
valido. Il
nostro compito, quello assegnatoci dal voto, è stato svolto. Sino in
fondo. Ma nessuna risposta è arrivata.
Chi si nasconde dietro gli altri e chi è in perenne attesa di un
cenno faccia un passo e si riveli. Non
aspettiamoci improbabili e strumentali ravvedimenti sulla via di
Damasco.
Che ci si rinnovi veramente non solo figurativamente. Ci si metta a
lavorare senza ipocrisie e con il chiaro e unico obiettivo possibile,
data la situazione complessiva, del contenere i danni derivanti da
questi oltre 20 anni di incessante blocco per occupazione
dell'Istituzione.
Non si può limitare a sbraitare contro ciò che avviene a centinaia
di chilometri per poi assistere inermi, e in alcuni casi con il
piattino in mano, a ciò che è vicino e che possiamo anche toccare
con mano.
Non si può continuare a guardare un film come se si stesse
guardando un album fotografico, basando il giudizio solo sugli ultimi
furbi
fotogrammi. Chi vorrà dare un contributo serio dovrà avere molta
forza morale e senso etico. Senza tattiche e senza secondi fini.
Sarà
dura. Molto dura per coloro che seguiranno......dopo
i barbari.
Sarà
quasi come arrivare a Cartagine dopo il passaggio di Scipione
l'Africano.
Ora
la palla è in campo.