Siamo ufficialmente colonia.


Spesso se si espone il concetto di "Deep state", ovvero di "stato profondo", si viene tacciati di "complottismo" in senso spregiativo e presi per "boccaloni che ingoiano tutto ciò che gli propinano i social". I social sono divenuti la medicina e la malattia di tutto in fatto di opinioni, dipende da cosa serve ed a chi serve definire la qualità del canale informativo anche "alternativo", ma ancor più spesso "complementare ". Questo per dare a prescindere autorevolezza ai canali informativi "certificati" e per cui chi li cita in maniera esclusiva adottandolo come oro colato a sua volta ne è legittimato nella sua presunta attendibilità.

Prendiamo la definizione di "stato profondo" che troviamo su Wikipedia:

"Per Stato profondo si intende a livello politico l'insieme di quegli organismi, legali o meno, che grazie ai loro poteri economici o militari o strategici condizionano l'agenda degli obiettivi pubblici, di nascosto e a prescindere dalle strategie politiche degli Stati del mondo, lontano dagli occhi dell'opinione pubblica. Detto anche "Stato dentro lo Stato", è costituito da lobby e reti nascoste, segrete, coperte, di potere in grado di agire anche contro le pubbliche istituzioni note."  [1]

Quindi lo stato profondo lo possiamo sintetizzare come una sorta di "parassita a specchio" dello Stato alle cui Istituzioni si rivolgono i cittadini e tutti coloro che in quel dato territorio sotto la giurisdizione di quel dato stato vivono ed operano sotto qualsiasi forma. 

Negli ultimi anni questa definizione e quindi il concetto è divenuto sempre più presente nelle discussioni, non tanto in quelle ufficiali che riguardano la vita pubblica.

Anche se a ben vedere si intravede la sua forte presenza. Ad esempio la "vicenda Palamara" come potrebbe essere inquadrata se non in una visione di stato profondo?

Coloro che compongono questa struttura nei fatti si muovono all'interno dello stato e per conto dello stato ma spesso, sempre, il n antitesi allo stato stesso mascherando da "ragion di stato" interessi di nn natura diversa e facenti capo spesso a quelli di organizzazioni private.

Quindi per il tramite della struttura dello stato profondo organizzazioni e soggetti privati, se non stati stranieri, condizionano scelte a proprio favore e vantaggio.

Questo in un quadro ancor più ampio di interessi transnazionali per cui in un dato stato struttura dello stato profondo di fatto manipola e piega i fatti, le vicende e le decisioni in favore di interessi addirittura stranieri, sia essi privati o di uno stato straniero. Ma spesso, sempre, gli interessi di uno o più stati stranieri sono a loro volta ispirati da interessi privati.

Questo in una "fantastico" mondo di specchi e travestimenti ipocriti e che nulla hanno a che vedere con la vera funzione di stato che uno stato dice, per il tramite dei suoi "rappresentanti", di avere.

Non secondario in tutto questo il ruolo dell'informazione mainstream che coincide con quella cerificata tanto cara a chi sbeffeggia coloro che parlano di stato profondo.

Tornando al rapporto di interessi di uno stato straniero, a sua volla ispirati da interessi esclusivamente privati, che influenza le politiche di uno stato terzo che possiamo quindi, senza ombra di dubbio, definire "colonia".

Attivando alla realtà odierna, come possiamo inquadrare l'Italia dopo le dichiarazioni del Sottosegretario alla presidenza del consiglio Fazzolari in merito alla "garanzia politica" di cui gioverebbe il governo Meloni? [2]

Il Sottosegretario, parlando di San Remo, ha candidamente e chiaramente dichiarato, riferendosi esplicitamente alla posizione affidabile della Meloni che essa, la Meloni, è tale, affidabile, perché "agli occhi degli USA, del deep state, dell'omino della CIA che non hanno altri interlocutori affidabili fuori di lei".

In estrema sintesi: l'Italia, oltre a fare parte di una rete di stato profondo transnazionale che di fatto ne fa di essa, l'Italia, ciò che vuole e quando vuole, è da oggi ufficialmente una colonia.

Con tutto ciò che ne consegue e che di fatto già viviamo da decenni ma negli ultimi 20 anni più pesantemente e adesso consapevolmente rivelato.

Ma siamo colonia di interessi non di uno stato. Lo stato colonizzatore è solo uno strumento, un travestimento per dare una parvenza di ragion di stato e di interesse nazionale. 

E nessuno ha emesso il benché minimo sibilo.