Inconciliabili prede del futuro deciso da altri

Oggi [Ndr: 15 marzo]è una giornata triste per tutti gli italiani e per l'Italia.

La Patria, la madre Italia, per come sinora l'abbiamo conosciuta e intesa è definitivamente morta.

La spinta a ciò che sta accadendo e le due piazze a Roma sono la dimostrazione della profonda spaccatura sociale e politica in Italia.

Questa spaccatura non ha origine da visioni della società diverse.

Ha origini più profonde nel meccanismo azione/reazione ormai incistato nella mente e nelle modalità di ragionamento acritico di una gran parte degli italiani.

Perché questa spaccatura ulteriore è più perniciosa per me?

Perché come per un effetto tellurico non solo la spaccatura evidenza un distacco tra le parti ma di fatto il distacco oltre che in orizzontale si è generato anche in verticale, come appunto un sollevamento tellurico di una parte staccatasi dall'altra.

Questa ulteriore frattura "scomposta" sarà quasi impossibile da sanare perché e generata principalmente dalla mancanza di comprensione della realtà da una parte e dalla voglia di scontrarsi per dimostrare le proprie ragioni dall'altra.

Manca quello che credo sia il punto nodale che ad esempio ha portato quello che io ritengo ormai il fallimento consolidato del cosiddetto "dissenso".

La totale mancanza di una reale proposta complessiva proprio perché si continua ancora a concentrarsi solo ed esclusivamente sugli effetti, elettoralmente presupposti più redditizi e con riscontro immediato, e non su un'azione a lungo termine, ormai sempre più complicata, che agisca sotto l'aspetto culturale e di comprensione della realtà.

I molti orticelli di fatto hanno reso impossibile, per il momento e chissà per quanto, la messa a dimora di piante da frutto, che si sa hanno bisogno di più tempo per essere prolifiche.

E la nostra "vocazione" di prede cresce giorno per giorno nell'indifferenza generale, con l'incomprensione per la realtà da un lato e una voglia di riscatto accecante e fuorviante dall'altra.

Due piazze appunto. Ma zero sostanza. Se non quella di essere puntello l'uno dell'altra.