Rivendico il mio diritto personale e generazionale all'invecchiamento.
Sto invecchiando e voglio invecchiare non cercando sferzate di presunta energia effimera ma capitalizzando la mia vita e soprattutto i miei pensieri.
Poi quel che sarà sarà.
Senza rimpianti ma con la consapevolezza di aver fatto ciò che ho potuto fare e che soprattutto ho voluto fare avendolo potuto fare.
E se non lo riconfermo oggi, quando lo potrò mai fare?
Quando sarà il momento del salto lo vorrò fare il più leggero possibile. E non perché mi aspetti di avere un qualche riconoscimento postumo.
Poi si vedrà cosa potrebbe diventare o essere.
L'oggi è adesso è qui ed è adesso e qui per ciò che è stato e ciò che è stato è mio patrimonio personale e non negoziabile.
Le energie, di qualsiasi natura, diminuiscono giorno per giorno e quelle residue, ancora più quelle emotive, vanno bene dosate e non sparse come polline al vento.
Il resto, per me, sono chiacchiere.