La "soluzione finale" o chiamatela come volete, al di là degli aspetti da tifosi e al netto delle elucubrazioni di pseudo geopolitica e diritto internazionale, era l'obiettivo vero e dichiarato.
Da questo fatto, che abbiamo ben visibile ai nostri occhi, allarghiamo lo sguardo e ragioniamo in generale.
L'ipocrisia dell'oggi basa prevalentemente sull'approccio dell'opinione pubblica che è ben guidata, come vitelli con l'anello al naso, dove si vuole o perlomeno in una situazione di caos ordinato grazie all'eccesso di notizie uguali e contrarie.
Ma l'opinione pubblica , come ha ben dichiarato Meloni, non interessa, se non nella misura in cui serve per legittimare questo e altro.
Per cui basta toccare le giusto corde al momento opportuno e d'incanto dalla confusione esce l'immagine nitida, per poco, della verità che serve in quel dato momento.
Del resto quella nazione che nazione non è ma che da nazione tra le nazioni si comporta e muove proprio per questo di considera inferiori.
E non perde occasione per urlarcelo in faccia salvo poi, con occhi umido e mani giunte al letto, implorare la propria difesa in nome di un presupposto antisemitismo.
Basta buttare nella mischia pochi chiari ordini e mantenerne la direzione e poi, le folle, troveranno i modi di dare corso e corpo a quanto richiesto.
Lo abbiamo visto e continuiamo a vederlo quotidianamente o pensate che chi dà l'input iniziale ricerchi i dettagli?
Illusi. I dettagli sono ad appannaggio degli esecutori che si prodigheranno, per emergere, a studiarne e metterne in atto sempre di peggiori.
Chi dà l'input, proprio per il fatto che ci considera alla stregua di bestie, sa benissimo che non seve dare oltre ed altro: la gara sarà dura.
L'obiettivo è sempre garantito, qualsiasi sia il percorso che gli esecutori adotteranno.
L'importante, per chi decide, è dare sempre degli ordini precisi e mantenere la barra dritta, gli esecutori solo ciò vogliono per poi sbizzarrirsi nell'individuare e eseguire soluzioni utili all'obiettivo.
E questo con somma soddisfazione.
Questi tempi non sono diversi da quelli passati. Cambia solo che in questo momento siamo testimoni.
E proprio l'essere testimoni, che non significa che potremo contribuire al "cambiamento", dovrebbe almeno stimolarci a rianalizzare se non tutto almeno molto di ciò che è da fondamento a quello che pensiamo e a quello che siamo.
Ma questo è un lavoro molto duro e difficile da fare con sé stessi.
Perché intanto presuppone che si sia in contatto con sé stessi per poi "discutere" con sé stessi arrivando a dover demolire anche principi basilari e fondanti del nostro essere.
Però ripensandoci, è agosto e il 15 comincia la Coppa Italia di calcio, poi il campionato e il tennis, oltre a nuove serie su Netflix e Prime, e in questo momento sono impegnato a ordinare online.