Falso ideologico e falso materiale

di Massimo Gervasi - APIT ITALIA 

Il numero di dichiarazioni di fallimento tra le imprese dell'UE è aumentato notevolmente nel quarto trimestre del 2022 e ha raggiunto i livelli più alti dall'inizio della raccolta dei dati nel 2015, secondo Eurostat".

Falso ideologico e falso materiale.

Potrebbero essere queste alcune delle accuse da rivolgere a chi ci ha governato prima e a chi ci governa adesso.

Negli ultimi 3 anni le previsioni dei ministeri, delle varie commissioni e delle istituzioni che assicuravano tutti su una imminente ripresa economica, un PIL eccezionale ed un tasso di occupazione fiorente, non ne hanno azzeccata una , portando imprese ed economia verso un default storico e violento che ha portato alla chiusura e al fallimento di centinaia di migliaia di imprese, altrettanta disoccupazione e miliardi di investimenti persi. 

Ci siamo tutti affidati e fidati delle previsioni da campagna elettorale che invitavano le aziende ed i contribuenti a non demordere ad andare avanti ed investire. 

Paradossalmente, il governo ha fatto molti passi indietro, lasciando le imprese ed investitori al centro di un ciclone; creando una vera ecatombe. 

Gli unici a trarne beneficio sono le banche, a cui tutti ci siamo rivolti, e che oggi si ritrovano ad avere in pugno gli ignari investitori, inadempienti, ricattandoli con segnalazioni al CRIF (centrale rischi per i cattivi pagatori).

Non è servito a niente il richiamo di Bankitalia che invita tutte le banche a non esagerare e mantenere un giusto equilibrio e flessibilità con la propria clientela; consiglio inascoltato.

D'altro canto il Governo propone ai contribuenti in difficoltà una "DEFINIZIONE AGEVOLATA" con sconti su alcune cartelle iscritte a ruolo. 

Un'iniziativa che allevia in parte il peggior danno ma che rimbalza sempre ai contribuenti l'onere di ricercare nuovi prestiti, spesso mettendoli in mano agli strozzini, soprattutto coloro che si ritrovano una montagna di soldi bloccati nei cassetti fiscali (sempre a causa dei bruschi blocchi e cambio di guardia del governo).

Il Governo deve farsi carico dei propri errori ed essere pragmatico su tutto ciò che riguarda economia e futuro delle imprese del paese. 

Ad esempio: deliberando l'utilizzo degli F24
(sistema di pagamento di gran parte delle imposte, delle tasse e dei contributi) per compensare crediti maturati e comunque agevolare i nuovi debiti; oppure ottemperare al regime transitorio; tutelare incapienti e redditi bassi. Imporre alle banche nuove regole sul CRIF e sulle commissioni. Riformare ed aprire delle inchieste nei confronti dell'agenzia delle entrate che di FISCO AMICO ha veramente poco; sono migliaia le cartelle già prescritte o illegittime che l'ADE continua ad inviare ai contribuenti.