La piscina

In un modo o nell'altro tutti abbiamo avuto esperienze in piscina.

Quella estiva dove ci si diverte a fare tuffi e scherzi. Quella più invernale del nuoto libero in cui si mischiano vari modi di stare in acqua e spesso capita di entrare inavvertitamente in contatto con altri. Così come per quella estiva, ma più caciarona.

Quando poi si entra in contatto con altri, sempre in piscina, possono avvenire cose spiacevoli come ad esempio mentre nuoti scontrarti con qualcuno che inavvertitamente nuota in senso inverso o sta fermo nella corsia e tu lo travolgi e così via.

A volte capita durante un contatto o a causa di un contatto che ti ritrovi a bere dell'acqua o ad andare a fondo.

Così come potresti trovarti travolto da qualcuno che non ti vede e si tuffa dai blocchi per nuotare.

Poi ci sono anche gli scherzi, più nella piscina estiva, come ad esempio chi ti abbassa sotto il livello dell'acqua.

C'è anche chi, sia in estate che in inverno, va in piscina ma non sa ben nuotare ma si tuffa lo stesso e ogni tanto qualcuno corre anche qualche rischio di troppo.

Possono essere tante le vicende spiacevoli mentre ci si trova tranquillamente intenti a nuotare o semplicemente stando in acqua.

Tutto questo sempre sotto l'occhio vigile di bagnino ed istruttori rigorosamente a bordo piscina.

La vita, a mio avviso, la si può assimilare ad una immensa grande piscina in cui ci si ritrova a nuotare come durante il nuoto libero. Solo che invece di esser per parti del tuo tempo, è per sempre.

Altra differenza, sempre a mio avviso, è l'elemento in cui si sguazza.

Nella piscina della vita, sempre a mio avviso, l'elemento in cui siamo tutti immersi non è l'acqua, ma la merda.

Si avete letto bene: merda come elemento che ci avvolge tutti. Nessuno escluso.

Riflettete.

Mentre ti trovi lì a nuotare nella merda c'è sempre il rischio che ti accada qualcosa che te la faccia ingoiare o che ti faccia andare sotto ed esserne completare ricoperto.

Così come mentre stai lì e galleggi, sempre nella merda, potrebbe passare ad esempio un tronco su cui salire e provare a ripulirti dalla merda, ma sempre in una piscina di merda stai, e il rischio concreto di ricaderci dentro è sempre lì.

Ci sono quelli che poi vanno giù, nella merda, e non riescono più a riemergere.

Così come ci sono quelli che non perdono mai l'occasione per tiratene sempre tanta addosso in modo da apparire, loro, meno nella merda di te.

Non mancano mai, anzi abbondano, quelli che contribuiscono di loro ad aumentarne la quantità e il livello per cui rimane più difficile non essere completamente immersi.

Le stesse densità poi possono trarre in inganno.

Ogni tanto si formano come delle isole, sempre di merda, evidentemente più densa, per cui puoi avere la sensazione di poter emergere dal mare di merda in cui nuoti, se ti va bene, e salire in superficie a toglierla di dosso.

Ma sempre su un'isola di merda dispersa in una mare di merda sei.

Naturalmente ci sono quelli che cercano di nuotare o perlomeno di stare in questo mare di merda, che è la vita, cercando di non creare onde che potrebbe dare fastidio ad altri, ma questi non fanno molto testo.

Molto dipende da chi incontri in questo mare di merda che è la vita e anche cosa ti si para davanti.

Le situazioni che non sono determinate da altri sono tante e spesso ti tirano giù verso il fondo e non sempre hai la forza o la possibilità di riguadagnare almeno una possibilità di respirare riergendo almeno quel tanto che serve. A volte, oltre il tuo impegno ed anche quello di altri, rimani giù e muori.

Quindi, sempre a mio avviso, puoi decidere sino ad un certo punto come nuotare o perlomeno provare a galleggiare in questo mare di merda, per una parte, oltre ogni tuo impegno, dipende da altri o da altro.

Qui di in sintesi, per avere un risultato positivo, sempre una questione di culo è: sia in bene che in male.

Poi ci sono i bagnini e gli istruttori che pensano di non essere nel mare di merda perché sono lì a controllare cosa e come ti comporti, ma sempre chi sta nella merda controllano. E spesso, moto più spesso di quello che pensano, sono merda loro stessi.