La corruttela e la conseguente dilagante corruzione sono evidenti da tempo.
Vi ostinate a suddividere in corrotti e corruttori presunti amici da quelli ritenuti nemici.
Non sono neanche più espressione di facce diverse di stessa medaglia. Sono la stessa identica faccia in ogni dove e in ogni metro quadro d'Italia.
Sono la sintesi della falsa ricerca di uguaglianza a scapito di vera meritocrazia.
È questa la sintesi dello sfacelo dovuto al reclamare come libertà propri favori e privilegi anche di natura malata.
Pochi ma buoni, una sorta élite vera e non legata al possesso e alla ricchezza, potrebbe essere la soluzione.
Non la falsa percezione di poter sostituire chi sbaglia con ridicoli esercizi pseudo democratici il cui fine altro non è che alimentare speranze senza futuro e morte già nell'immediato.
La ripetitività nei secoli di tutto ciò è sconcertante per il fatto che ci veda sempre pronti a condurci da soli verso baratri con la falsa idea malsana di libertà fondata su caos mascherati da diritti che sono solo capricci.
E il prossimo giro con la tecnologia a disposizione sommata all'inettitudine imperante a cui ognuno di noi si è arreso per comodità presunta sarà dolorosissimo.
Siamo un gregge che deve essere guidato.
Ma non possiamo farlo noi. Non siamo in grado. Finiamo sempre per favorire chi ci fa credere di poter stare comodi.
E allora via a correre dietro ai ciarlatani che per loro natura si moltiplicano esponenzialmente.