Sarebbe facile imprecare
contro l'anno che sta finendo.
Riflettendo, come quelli
che lo hanno preceduto, lascerà in me la propria impronta e sarà
contemporaneamente fine ed inizio e quindi continuazione del mio
percorso di vita. Questo che si stà
chiudendo è stato un anno dai più volti e dalle mille
sfaccettature. Allegro ed amaro allo stesso tempo. Sia dal punto di vista della mia vita più
strettamente personale che per quella parte più pubblica che attiene
alla sfera della mia attività politica.
Ma tutti gli ambiti contribuiscono a fare di ognuno di noi ciò che è e ciò che sarà. Tra le mille difficoltà, amplificate dal clima di sfiducia generale, non è facile dare il proprio contributo, ancor più disinteressato, alla discussione politica. Se sei uno di quelli che ha parlato e previsto prima di altri alcuni eventi ed alcuni ormai più innegabili tristi epiloghi, a suo tempo sei stato etichettato come “prevenuto”, ed oggi, proprio chi ti aveva ignorato fa spallucce e gira la testa cercando di farsi meno male possibile affrontando i problemi che ha contribuito a creare. Se sei uno di quelli che ha sempre creduto e combattuto per una qualità ed una gestione amministrativa che non dipendesse troppo ma neanche se ne distaccasse ipocritamente e falsamente dalla politica e sopratutto dalle persone che fanno politica, oggi, con la scusa del “siete tutti uguali”, ti vorrebbero cancellare. Salvo poi che il “siete tutti uguali” troppo spesso nasconde una scarsità di valutazione di chi lo pronuncia e in alcuni casi anestetizza il senso di colpa derivante dal precedente silenzio omertoso di molti che lo pronunciano come un'offesa. E questo mi offende. Mi offende come quando senti dire da alcune persone che “si vota la persona” e mettendo i relazione questa frase, che credo venga ripetuta sempre a fini terapeutici come "mantra lavacoscienzasporca", con quanto visibile nella realtà e anche verificabile ripetutamente dalla lettura anche poco attenta della cronaca Ma poi, sinceramente, riflettendo, non è che me ne interessi più di tanto. Quest'anno si sono susseguite una serie di vicende che mi hanno arricchito ed hanno contribuito, in bene ed in male, a far aumentare la mia esperienza in molti campi e soprattutto con il rapporto con le persone. Ho avuto la splendida esperienza umana e politica di essere tra i candidati al Senato della repubblica nella Regione Abruzzo. La consapevolezza del ruolo assegnatomi dalla legge elettorale e la possibilità di poter essere me stesso e soprattutto di aver potuto verificare di godere della stima di tante persone mi ha ancor più responsabilizzato nell'esposizione delle mie idee e pensieri. Nel corso dell'anno ho dovuto rivedere alcuni pensieri relativi a qualcuno. Ma questo sarà tema per il prossimo anno in cui credo che rivedrò, sotto la spinta dei fatti, alcune mie posizioni. Senza fare di tutt'erba un fascio il percorso è già iniziato.
Ma tutti gli ambiti contribuiscono a fare di ognuno di noi ciò che è e ciò che sarà. Tra le mille difficoltà, amplificate dal clima di sfiducia generale, non è facile dare il proprio contributo, ancor più disinteressato, alla discussione politica. Se sei uno di quelli che ha parlato e previsto prima di altri alcuni eventi ed alcuni ormai più innegabili tristi epiloghi, a suo tempo sei stato etichettato come “prevenuto”, ed oggi, proprio chi ti aveva ignorato fa spallucce e gira la testa cercando di farsi meno male possibile affrontando i problemi che ha contribuito a creare. Se sei uno di quelli che ha sempre creduto e combattuto per una qualità ed una gestione amministrativa che non dipendesse troppo ma neanche se ne distaccasse ipocritamente e falsamente dalla politica e sopratutto dalle persone che fanno politica, oggi, con la scusa del “siete tutti uguali”, ti vorrebbero cancellare. Salvo poi che il “siete tutti uguali” troppo spesso nasconde una scarsità di valutazione di chi lo pronuncia e in alcuni casi anestetizza il senso di colpa derivante dal precedente silenzio omertoso di molti che lo pronunciano come un'offesa. E questo mi offende. Mi offende come quando senti dire da alcune persone che “si vota la persona” e mettendo i relazione questa frase, che credo venga ripetuta sempre a fini terapeutici come "mantra lavacoscienzasporca", con quanto visibile nella realtà e anche verificabile ripetutamente dalla lettura anche poco attenta della cronaca Ma poi, sinceramente, riflettendo, non è che me ne interessi più di tanto. Quest'anno si sono susseguite una serie di vicende che mi hanno arricchito ed hanno contribuito, in bene ed in male, a far aumentare la mia esperienza in molti campi e soprattutto con il rapporto con le persone. Ho avuto la splendida esperienza umana e politica di essere tra i candidati al Senato della repubblica nella Regione Abruzzo. La consapevolezza del ruolo assegnatomi dalla legge elettorale e la possibilità di poter essere me stesso e soprattutto di aver potuto verificare di godere della stima di tante persone mi ha ancor più responsabilizzato nell'esposizione delle mie idee e pensieri. Nel corso dell'anno ho dovuto rivedere alcuni pensieri relativi a qualcuno. Ma questo sarà tema per il prossimo anno in cui credo che rivedrò, sotto la spinta dei fatti, alcune mie posizioni. Senza fare di tutt'erba un fascio il percorso è già iniziato.
Altra
grande soddisfazione è venuta dalla reazione dei componenti la lista
“CASALE FUTURO” alle amministrative del 2009 a Casalincontrada.
Sinceramente ho deciso in autonomia e anche in modo brusco e al limite della maleducazione le mie dimissioni da Consigliere Comunale. Mettendo di fronte al fatto
compiuto persone che hanno messo la faccia al mio fianco in molte
situazioni politiche. Si doveva correre il rischio. Volevo capire
se veramente avevamo condiviso, come mai prima accaduto, un percorso
che ci aveva posto in un solco assolutamente diverso da molti di
coloro che ci avevano preceduto. Questo senza mancare loro di rispetto e
di considerazione.Si doveva capire, e lo abbiamo capito, se noi
siamo noi. E lo siamo. Tutti mi hanno seguito. Senza che io lo richiedessi. Con convinzione e consapevolmente in autonomia. Dimostrando che il
ruolo politico in seno ad un Consiglio Comunale ha un valore se lo si
esercita. E che nello stesso tempo come cittadini possiamo contribuire anche senza avere un
ruolo. Ma impegnandoci. Di vicende che mi hanno
dato soddisfazione ve ne sono tante, anzi tantissime. Ma non è mia
intenzione farne un elenco. Sinceramente l'amaro in bocca me lo hanno
lasciato due vicende per le quali contro tanti e forse tutti, ho
aperto la bocca tra i primi e mi sono occupato da vari anni: ACA e
Consorzio Rifiuti del Chietino. L'amaro in bocca è perchè quello
che avevo segnalato e denunciato è venuto fuori prepotentemente. Anzi è esploso. E
anche se sinora sembra non vi siano "vicende penalmente rilevanti", le rilevanze dal punto di vista etico e morale sono enormi e
schiacciano coloro che per raggiungere obiettivi personali senza scrupolo alcuno hanno
creato i presupposti per vicende che saranno molto dolorose. Stesso discorso per chi li sostiene sfacciatamente e senza pudore. Ma per comprendere ciò
credo necessiti avere una coscienza e soprattutto avere ben chiaro il
significato di etica e morale. Di buoni propositi ne ho tanti. Oltre al mettermi a dieta.......#blitzkriegConsorzioRifiutiChietino e non solo.
Buon anno nuovo.
Buona
vita e soprattutto buona fortuna.
Ne abbiamo bisogno.