Rinnovo CDA CONSAC SRL

Il CSX e i suoi soliti sodali e opportunisti solidali stà dando il meglio di sè nel rinnovo del CDA della CONSAC. Si credeva, ma evidentemente non è così, che le cose avrebbero preso una piega diversa da quella che negli anni aveva contraddistinto la gestione del Consorzio dei Rifiuti del Chietino e la partecipata CONSAC.
Utopia. Illusione.  Soprattutto chiacchiere non seguite dai fatti da parte dei molti che si sono accodati all'uso e costume dopo essersi seduti su poltrone di primo cittadino o dopo aver assunto un ruolo diverso. Negando nei fatti le stesse parole e le azioni invocate sino a quando si trovavano sulla parte opposta della barricata. Eppure il momento è di massima allarme per queste due Soprattutto chiacchiere non seguite dai fatti da parte dei molti che si sono accodati all'uso e costume dopo essersi seduti su poltrone di primo cittadino o dopo aver assunto un ruolo diverso. Negando nei fatti le stesse parole e le azioni invocate sino a quando si trovavano sulla parte opposta della barricata. Eppure il momento è di massima allarme per queste due istituzioni che dovrebbero contribuire alla qualità della vita del territorio e soprattutto di chi ci vive. Ancor più della destinazione e dell'utilizzo dei soldi dei contribuenti.La società Consac, al 51% di capitale pubblico, deve tornare ad essere uno strumento per i comuni, utile e capace di gestire la raccolta differenziata dei rifiuti sempre più efficiente in termini di qualità e quantità. L'utilizzo della piattaforma di raccolta di via Piane a Fara Filiorum Petri, può essere l'impianto necessario anche a gestire nei comuni fuori consorzio, il deposito momentaneo per abbattere costi e non fornirsi direttamente sull'impiantistica privata. Questo ha già consentito alla società Consac di effettuare una scontistica per i comuni consorziati.E da valutare se questa piattaforma può dare frutti positivi, economici per intenderci, affinché dalla società il consorzio ne ricavi introiti per il funzionamento e la gestione dell'Ente dei comuni del comprensorio. Nuovi strumenti possono essere messi in campo utilizzando anche i canali di finanziamento pubblici, come quelli della Regione Abruzzo, per allestire in ogni Comune i centri di raccolta per i materiali differenziati. Qui ovviamente non parliamo soltanto della raccolta degli oli esausti ma anche di "casette del riciclo" sulla falsariga delle casette dell'acqua in cui cittadini possono conferire direttamente i propri rifiuti differenziati, caricando su una carta utente, punti utili per acquisti o addirittura sconti per il pagamento della tassa rifiuti. Una società, di cui fanno parte i comuni, deve saper guardare al futuro con fiducia ma deve avere le capacità per mettere in campo azioni concrete affinché i cittadini siano ricompensati di un servizio all'altezza delle sfide del presente.Si avvicina il momento di valorizzare la quota pubblica o quella privata. Si avvicina il momento di rendere al territorio un vero servizio. All'altezza di quanto auspicato non solo in termini economici. Eppure si continua, anzi, torna nuovamente a giocare non per una politica del territorio ma per un territorio assoggettato alla politica. E questo avviene nuovamente anche con la presenza di soggetti diversi, ma evidentemente solo all'apparenza. Ci si maschera dietro la ricerca di una soluzione condivisa e sullo studio di curricula. Invece questa è e rimane solo ed esclusivamente una scelta politica. Dovrebbe essere una scelta di POLITICA del TERRITORIO. Invece le ingerenze sul territorio e soprattutto la formazione di gruppi contrapposti non sul merito della scelta, ma solo ed esclusivamente sul CHI, e per conto di chi, mettono i grave pericolo il destino del Consorzio stesso e soprattutto del valore di quanto realizzato con enorme dispendio di denaro pubblico che non è altro che soldi dei contribuenti ovvero di chi paga la tassa sui rifiuti. Attendiamo gli sviluppi dopo l'ennesima fumata nera. Si abbia il coraggio di esprimere il proprio pensiero manifestando il voto piuttosto che nascondersi dietro la ricerca di una condivisione che evidentemente dovrebbe fungere da copertura alle mosse ed ai colpi anche bassi che ci si stà scambiando ma che nulla hanno a che vedere con le esigenze di cui invece ci si dovrebbe occupare grazie al mandato ricevuto. Appare vero e dimostrato il cambiamento che interviene in alcuni all'atto di passare dall'altro lato. Subito ci si trasforma assumendo le medesime modalità comportamentali politiche di chi si è combattuto precedentemente proprio su queste tematiche.