Il bivio della sovranità.

Rifletto da tempo su una parola forse mai tanto pronunciata come in questi mesi: sovranità.
In particolar modo sul significato di sovranità nazionale.

Dal vocabolario :
sovranità: diritto Potere originario e indipendente da ogni altro potere

Rifletto su come e da chi questo concetto viene usato in termini di riaffermazione della sovranità per la nostra Nazione in riferimento alla situazioine attuale e tenendo ben presente il percorso non solo politico intrapreso sin'ora.

Questa parola ha un forte impatto e soprattutto porta a d avere un forte numero di consensi e quindi una prorompente spinta popolare propio per quanto in essa raffigurabile.
Basta dare uno sguardo alle ultime competizioni elettorali locali in varie regioni e non solo per comprenderne la forza e l'attrattiva, unitamente ad altre parole quali sicurezza.

Andando allo specifico della mia riflessione politica, cerco di capire oltre alle parole quale senso e quale azione si vuole portare per riaffermare e consolidare la sovranità nazionale e bloccare quel processo di cessione della stessa che man mano ci si stà imponendo a colpi di economia in crisi e uso del debito pubblico e quindi della moneta, altro problema.

Le forze politiche che formano il Governo, Lega e M5s, nel tempo, e non lo dico io, hanno mitigato la loro propensione al #NoEuro ed alla #NoEU.
Sono passate ad avere un approccio molto più conciliante e possibilista ed intendono procedere nella ormai prossima campagna elettorale per le elezioni europee venedo a chiedere il voto agli italiani per avere mandato di cambiare rinegoziando gli accordi e quindi con l'intenzione di dare un nuovo volto, secondo loro, all'Europa.
Fratelli d'Italia, partito in cui sino a qualche giorno fa ho militato con orgoglio e con soddisfazione, si è ormai espresso nella propria volontà di seguire questa linea affiancando la Lega nel chiedere agli italiani di dare loro la forza elettorale per andare in Europa, quasta Europa, e cambiarla.

Questo è il punto di rottura tra il mio pensare e riflettere e quello che avrei dovuto sostenere e predicare: andare in Europa a cambiare accordi per riaffermare la sovranità nazionale.
Per me sono come due linee parallele


Mi viene in mente quella sorta di storiella con cui si narra che San Pietro scese sulla terra accompagnato da un angelo portando con se dei cavalli e delle papere. 
Si poneva come obiettivo quello di regalare cavalli agli uomini maschi con famiglia che avrebbero dimostarto di essere loro i capi decidendo le sorti della famiglia stessa.
Bussarono a varie porte ricevendo pressocchè la medesima risposta alla domanda : "Chi comanda in qusta famiglia?" -  "Mia moglie!" era la risposta. 
E San Pietro, ogni volta, si girava all'angelo dicendogli di conseganre all'uomo la papera. 
Si avvicinarono ad un'ultima porta. Era rimasta una sola papera. Nessun cavallo era stato consegnato. San Pietro bussa. Esce un uomo dall'aspetto virile e anche un po' truce. 
San Pietro pose la fatidica domanda: "Chi comanda in questa casa? Tu o tua moglie?". L'uomo con voce tonante e sguardo stupito e fiero rispose: "Io! Chi altri sennò. Questa è casa mia!". 
Alchè San Pietro si girò verso l'angelo dicendo: "Finalmente possiamo consegnare un cavallo". 
L'angelo rispose: "Di che colore? Ne abbiamo di bianchi e di marroni". 
San Pietro si rivolse nuovamente all'uomo, che stava fiero al centro della porta di casa, dicendo: "Di che colore lo vuoi?". 
Costui si girò verso l'intento e urlò : " Marì, che colore lo prendo ,il ,cavallo?". 
San Pietro senza attendere oltre si girò nuovamente all'angelo e disse, sconsolato: " Diamo l'ultima papera a quasto e torniamocene a casa.".

Ovvero: se vuoi riaffermare la tua sovranità essa non sarà mai affermata se dovrai chiedere sempre il permesso di attuare ogni azione che ti prefiggi. 

E le nostre strade si sono divise. Con amicizia e con rispetto. Augurando il meglio possibile.

NoEuro NoEU