Non indietreggiare


I social non sono solo svago o altro. 

Sono spesso e per molti, a torto o a ragione, un mezzo per informarsi e per contribuire a comprendere ciò che ci accade attorno.

Rappresentano un importante e primario mezzo di comunicazione politica e quindi influenzano le risposte degli elettori e contribuiscono alla formazione del consenso verso questa o quella forza politica.

Non si creda a coloro che denigrano tale mezzo di diffusione del pensiero.

La vita quotidiana di molte persone passa per i social. Ancor più in momenti come questi in cui si passa più tempo in casa.

Il problema della democrazia e quindi della libertà di espressione sul social é un problema vero che influisce su molte scelte e su molte vicende.

Oggi assistiamo ad un'applicazione di regole private a questioni che di privatistico hanno  poco o nulla.

Assistiamo ad evidenti manipolazioni degli eventi per zittire ora questo ora quello. A seconda delle necessità. Ma tutte hanno un filo conduttore che porta ad una sfrenata corsa verso il globalismo che travolge chiunque si permetta solo si dissentire e di porsi delle domande non solo sul fine ma soprattutto sui mezzi.

Personalmente ritengo che lasciare spazio al pensiero unico sia errato. Fuggire verso presunti strumenti più sicuri, per la democrazia, di interfaccia tra le persone e le loro idee porterà solo ad un isolamento reciproco e quindi al proliferare del pensiero unico in ambiti maggioritari senza nessun ostacolo legittimo e coerente con standard oggettivi di rispetto e democrazia e non soggettivi. Seppur in "territorio privato" di pensiero ed opinioni si parla. 

Non indietreggiare. 

Rimani sul posto. 

Modifica quel che serve per non essere imbavagliato ma non diminuire il valore del tuo pensiero.

Non indietreggiare.