Comunisti nel profondo


La profonda impronta comunista di molti si é prepotentemente palesata. 

Sia nella politica che nella vita di tutti i giorni. 

Scelte politiche che usano la scienza o perlomeno parte di essa, complice ed accondiscendente, per imporre una logica ormai riconosciuta come fallimentare, appunto quella comunista, travestendola da falso modernismo revisionista e confezionata in una carta globalista dal punto di vista economico. 

Persone che hanno trovato la loro dimensione nella supina accondiscendenza a questo tentativo di cinesizzazione dell'Italia, e non solo, arrivando proprio ad "implorare" il compimento di questo processo immedesimandosi subito e così bene nella prospettiva da assumere anche atteggiamenti delatorii e impositivi in nome di una fantomatica e presunta e non bene definita filosofia del "bene comune superiore". 

Le vicende che denotano questo atteggiamento sono quotidiane e specialmente negli ultimi giorni é aumentata la pressione derivante da questa combinazione politica/persone. 

Tutto questo dimostra una latente anima comunista di una parte consistente della popolazione. 

Del resto, il PCI riportava sempre percentuali importanti nelle varie elezioni e anche cambiando nome e apparentemente la linea politica, i fatti, dimostrano la presenza massiccia di questa inclinazione, sin'ora in molti latente, illiberale, prevaricatrice e punitiva in Italia. 

É bastata una serie di azioni sotto la spinta della paura per mettere in luce tutto ciò. 

"Uno studio di John Ioannidis ha confrontato i risultati delle derrate totali e delle sole limitazioni alla mobilità arrivando alla conclusione che sono identici. Uno schiaffo ai chiusuristi che usano la scienza come una clava"

"Invece di consentire agli italiani che vogliono passare le vacanze in patria la possibilità di farlo alle stesse condizioni di chi va all'estero, un'ordinanza del ministro pone nuovi limiti a chi decide di andare oltre confine"

(Fonte: LaVerità)

Il tempo dei patrioti si avvicina