Quello che è accaduto davanti al centro logistico di una nota multinazionale nel commercio alimentare è stato derubricato come un fatto di violenza tra persone e non un fatto di violenza, deprecabile,che probabilmente trae origine da ben altro.
A mio avviso abbiamo saputo dello stato di agitazione solo per il clamore della vicenda di violenza e non per la motivazione per la quale tale agitazione di lavoratori si stava tenendo.
Potremo averne solo una visione emozionale e non razionale.
In altri tempi avremmo saluto dell'agitazione anche senza incidente violento.
La desertificazione delle attività commerciali ed imprenditoriali, e quindi l'azzeramento di gran parte della forza lavoro, passa anche da queste vicende.
I mosaici sono composti da tante tessere. Apparentemente anche non collegate e collegabili tra loro. E la brama neoliberista non lascia nulla al caso e nulla di intentato.
È sintomatico di come le vere vicende che ci aleggiano attorno vengono abilmente messe come la polvere sotto il tappeto della narrazione di punta che va avanti da ormai quasi due anni.
Quando potremo avere contezza di quello che ci accade attorno ci renderemo conto della reale portata della gabbia in cui ci hanno spinto a forza.