Presentazione del progetto politico del "Patriot Party Italia" + foto


Discorso per la presentazione del progetto politico del "Patriot Party Italia" presso Vicariato - Casa Bonus Pastor - Roma: 

Un saluto al Presidente, Benjamin Harnwell, ai Membri del direttivo e a tutti voi intervenuti.

Io sono Sergio Montanaro e ho avuto l’incarico da parte del Presidente di essere il coordinatore delle risorse umane di questo Partito.

Un incarico di relazione con tutti voi e per tutti voi che mi onora e mi auguro di svolgere con la giusta abnegazione e con lealtà.

 

Credo che siamo di fronte ad un bivio importante tenendo conto che questa potrebbe essere l’ultima occasione per ridare concretamente sovranità alla Nazione con la piena applicazione della nostra Costituzione.


Di questo molti non se ne rendono ancora conto.


Il nostro compito, se veramente riteniamo di essere patrioti e ci riteniamo essere difensori della democraticità vera esposta nella nostra Costituzione, è quello di operare in sinergia con chi, come Benjamin, pur non essendo italiano, ci dà concretamente il suo aiuto e sostegno, ridando speranza alla Nazione intera.


La speranza all’Italia ed agli italiani la potremo dare se ci impegniamo in un’azione sinergica e coordinata, espressa in maniera moderata, ma ferma nella proposta politica che dovrà essere chiara ed inequivocabile nei suoi obiettivi.


Rivedere i trattati internazionali unitamente all’affermazione della supremazia della nostra Costituzione su di essi. Sia per quanto già in essere che per quanto in futuro.


L’elezione diretta del Presidente della Repubblica, garante della Costituzione, da svincolare da scelte di parte.


Il recupero da parte dello Stato della prerogativa, mai dismessa, di stampare moneta.


Eliminare il pareggio di bilancio in Costituzione.


Riformare la giustizia.

Non per come serve alle organizzazioni sovrannazionali. Assoggettate a dinamiche di potere economico. Ma per come serve al democratico svolgimento della vita di una nazione.

Inserendo, tra l’altro, l’istituto della Giuria popolare.

 

Ridare vigore al tessuto imprenditoriale italiano. Rigettando la politica predatoria neoliberista messa in atto grazie alla accondiscendenza anche dei rappresentanti delle Istituzioni. Tutelando le eccellenze e recuperando i settori strategici e di sicurezza nazionale come telecomunicazioni, tecnologici, sanità, bancari e assicurativi, oggi nelle mani di multinazionali apolidi.


Ridando vero valore all’articolo 1 della Costituzione. Ristabilendo le giuste tutele per il lavoro.

Sottraendolo dalle grinfie di chi vuole trarre profitto da monopolio e sfruttamento con la scusa di una falsa competizione.


Salvaguardare e sostenere la famiglia e l’uomo. Sotto attacco con la scusa di un falso modernismo che mira a demolire i valori su cui si fonda la nostra civiltà con l’ausilio della tecnologia.


Questi sono gli obiettivi a cui mirano gli usurai che vorrebbero impossessarsi non solo di nostri beni materiali, ma della nostra stessa vita.


La macchina burocratica andrà snellita. Dotata delle migliori energie, tecnologiche e umane.

Non per perseguire il cittadino. Ma per essere al servizio dello stesso. La tecnologia non dovrà essere uno strumento di perniciosa pressione sulle persone.

 

Le persone, e non le categorie in cui ci vorrebbero frammentare come società, dovranno essere libere di esprimersi e mantenere la propria dignità umana.

Così come descritto nella Costituzione.


La cura della persona, non solo dal punto di vista sanitario, ma anche dal punto di vista sanitario, dovrà essere posta al centro di un sistema sociale slegato da influenze esterne.


L’immigrazione dovrà essere un fatto Nazionale e gestito secondo regole e norme precise.

Chi desidera venire in Italia e contribuire alla crescita della Nazione in maniera lecita, avrà la possibilità di farlo. Potrà dimostrare la reciprocità di rapporto che è alla base della civile condivisione della vita.

 

I rapporti con le altre Nazioni, saranno liberi ed incentrati su lealtà e condivisione sinergica di obiettivi comuni.


Sarà centrale ed imprescindibile la ricerca ed il perseguimento degli interessi nazionali.

 

Non quelli di lobby che mascherano da interesse nazionale i propri interessi economici/finanziari.

 

Adottando una linea politica chiara e comprensibile che contenga questi capisaldi sarà possibile.

 

Poi, tutti insieme, la trasformeremo ed amplieremo in un programma politico che contribuirà a risollevare le sorti della Nazione e a ridarle la speranza.

 

Allora avremo svolto il nostro compito come dovevamo e per ciò che diciamo.

 

Grazie.


Roma 20 giugno 2021