Ingegneria sociale





Da tempo si parla di ingegneria sociale in maniera esplicita.

Specialmente dall'avvento ed utilizzo dei social e di canali di comunicazione aperti in genere.

Anche non avendo specifiche competenze ci si può accorgere di ciò.

Nello specifico del tempo che stiamo vivendo ora, sto notando un qualcosa che prima era, a mio avviso, molto più blando e velato nell'esercizio.

In molto gruppi e non solo, vedo post che contrariamente a quanto avveniva prima, non contestano apertamente il pensiero degli iscritti al gruppo in questione con il presumibile obiettivo di segnalare il gruppo per farlo chiudere dopo aver infervorato la discussione, ma, utilizzando evidenti tecniche di comunicazione atte a scompaginare e riformattare il pensiero dei più,  vengono scritti post e poi aperte discussioni per lo più tra "grappoli" della stessa linea, che impostano il tutto appunto per portare le persone a variare il proprio pensiero senza rendersene conto.

Questo può avere varie letture. A mi avviso siamo ad un punto limite per tante questioni che si sono assommate e collegate. 

Questo, se si agisce con raziocinio, e soprattutto se si comprende con chi, su cosa e come si sta discutendo, e quindi la finalità del nostro e dei nostri interlocutori, potrebbe essere un qualcosa di positivo.

Però alla base ci vuole sempre una volontà di ragionamento dei singoli e soprattutto di discernimento critico. Augurandosi che possano essere sufficienti per non cadere in trappole ingegneristiche che contribuirebbero a cambiare il pensiero di molti senza consapevolezza.