Pedine


Siamo solo all'inizio.

Siamo ancora in una fase di schermaglia anche goliardica, quantunque quasi sempre offensiva, nell'inesorabile avvicinamento del #greenpass  come misura limitante della vita delle persone.

Questa misura arriva dopo che lentamente ma inesorabilmente siamo stati tempestati e bombardati da notizie, contronotizie, fatti e soprattutto adattamento di fatti a secondo della necessità.

Il substrato su cui poggia questa misura è diverso da persona a persona.

In ogni caso basa in assoluto sulla percezione della paura dei singoli e soprattutto sulla necessità di molti di sentirsi protetto da chi ne sa di più. 

Nei fatti sarà la misura clou, ma misura quasi ciliegina sulla torta, che acuirà e renderà quasi insanabile la frattura, anzi le fratture, che ormai sono ben visibili nella società non solo italiana ma credo soprattutto italiana. 

Le persone sono ancora una volta divise in categorie e le categorie devono necessariamente fronteggiarsi se non scontrarsi per farsi valere.

Ma far valere cosa?

L'applicazione pedissequa di evidenti norme non pienamente costituzionali e soprattutto di assoluto non buon senso? Pena penalizzazioni.

La non applicazione di quanto sopra?

La richiesta, come clienti, di applicare le norme, qualunque esse siano?

Questo per quanto a quello che si pensa del rapporto tra ristoratori e avventori.

Ma all'interno delle famiglie? Nei luoghi di lavoro? Tra le amicizie?

Il seme della discordia, nutrito dalla paura, sta attecchendo in ogni dove.

Chi ha messo in atto il tutto, ben organizzato per tempo e con strumenti e risorse illimitate, ha ben congegnato il tutto.

E i più vanno dando una mano, anzi due. Perché? Perché tutto questo serve a dividere profondamente non solo la società, ma le persone con le persone. Singolarmente.

Se si capisse questo si rivolgerebbe tutti lo sguardo verso chi sta utilizzando questo metodo. 

Si dovrebbe capire che, al di là della questione sanitaria, la questione che le si è costruita attorno e su cui poggia tutto ciò, è negativamente pesante per tutti noi. 

Veniamo sfruttati ed utilizzati come pedine di una scacchiera per una partita che non è la nostra ma che incide sulla nostra vita. Di singoli e di comunità.

Viene sfruttata sapientemente la tendenza delle pedine di rendersi alfieri di un'ipotesi in maniera assoluta e a non mettere in discussione strada facendo grazie alle sopravvenienze nei fatti. 

Chi ha studiato tutto questo sa come manovrare.

E con questo provvedimento limitativo, anche per coloro che pensano di esserne agevolati, si sta esercitando un potere incommensurabile e da cui difficilmente uscirà qualcosa di buono. 

Stiamo velocemente tornando al tempo dell'eseguire le disposizioni per senso del dovere. Qualunque esse siano.