Il dado è tratto



Il martellamento continua.

Via la logica. Via la conseguenzialitá.

La dittatura è servita con il benestare di un parlamento corrotto ed asservito.

Si continua a confondere i diritti mascherando i veri obiettivi che sono posti come prioritati da una minotaria élite che ci vede come strumenti per il proprio tornaconto.

I lacchè si affollano a farsi notare sostenendo tesi evidentemente ad uso e consumo.

Brutto presente. Peggior futuro.

Si è accettata l'imposizione di una regolazione alla nostra vita che non trova nessuno riscontro oggettivo nella sua applicazione.

Il paternalismo ammanta la possibilità di scelta con l'obbligo di cedere la propria vita su basi evidentemente pretenziose.

L'eccezione ha preso il ruolo di consuetudine garantendo in modo unidirezionale di poter sospendere lo stato di diritto in spregio a tutte le regole ed a tutte le carte ed enunciazione di diritto.

Probabilmente, anzi, sicuramente, ci si vedrà costretti a cedere in molti per poter garantire la possibilità di mantenere un lavoro e quindi la possibilità di poter vivere dignitosamente.

Non sarà una resa totale mi auguro.

Sarà comunque dura mantenere la la propria impostazione. Ma sarà necessario farlo ed impegnarsi in questa direzione.

Lo dobbiamo a noi stessi.

I pensieri sono contrastanti. Il livello di alza. La posta in gioco cresce.

Il futuro è buio. L'oggi è buio. Ed è talmente buio che in molti non lo vedono.

Le prove che ci attendono sono e saranno dure.

Lo sconforto sale. Non rimane che riflettere ed aspettare.

Non farsi prendere dalle emozioni negative preponderanti ritengo sia la prima azione da mettere in atto.

In questo momento e chissà per quanto ognuno di noi è solo. Solo con se stesso. Solo con un fiume di pensieri. Solo con la sua vita e quella dei suoi cari che anche da lui dipendono.

La decisione non è semplice. L'azione da intraprendere non è facile. In nessun caso e per qualsiasi cosa si decida di fare.

Una cosa non va tralasciata: ricercare sguardi amici e sostenersi a vicenda. Senza nessun giudizio sulle azioni intraprese. 

“Stringiamoci a coorte”

Sempre a testa alta.