Improduttivi = inutili


Personalmente anagraficamente sono in quella fascia di etá definita degli "ultracinquantenni".

Ossia le persone che per nascita hanno un'età superiore ai 50 anni.

Questa fascia di età per lo più identifica, o meglio identificava una parte della popolazione che per vari motivi si apprestava, il passato a questo punto è d'obbligo, a cominciare a pianificare un futuro prossimo fuori dal mondo del lavoro.

Certamente in questa fascia vi sono tanti casi di persone che hanno un pregresso lavorativo di poco conto e probabilmente non pienamente sufficiente ad una tale pianificazione.

Questi non è valido per la maggior parte di noi. 

La maggior parte ha i requisiti che in questi ultimi anni da dedicare al lavoro si completeranno e daranno la possibilitá a molti di noi di arrivare alla fatidica pensione.

Ognuno per il percorso che si è riusciti a fare e per quello che si è maturato.

Quindi perché questa fascia di età è così "ricercata" in questo periodo?

Perché, nei fatti, siamo continuamente tampinati e pressati psicologicamente e non solo in questi frangenti?

Eppure, come altre fasce di età, sono a qualche tempo fa non eravamo menzionati in maniera particolare.

Salvo poi scoprire che una parte che parrebbe consistente numericamente rifiuti di approcciarsi alla pratica inoculatoria tanto in voga.

Per questo siamo posti continuamente e insistentemente all'attenzione della nazione intera.

Perché?

Può essere che questa fascia di età così, all'improvviso, si divenuta tale da essere attenzionata in questo modo?

Siamo costantemente nominati in tutti i frangenti in cui il mainstream parla di chi dovrebbe essere "convinto" a cedere. Ad ogni costo.

Siamo braccati nel vero senso della parola. Anche se potrebbe non apparire ai più, lo siamo nel vero senso della parola.

Molto più degli ultimi residui di "resistenza" nelle fasce di età più avanzate e, per quanto ci dicono, più "deboli" e soggette a "sicuri", quasi obbligatori, " problemi" futuri. 

Un'idea sto cominciando a farmela. 

In alcuni momenti non ci credo nemmeno io e ci rimugino sopra.

Poi mi tornano in mente i vari concetti espressi da molti esponenti del liberismo che di fatto sta gestendo questi tempi e mi appare verosimile.

Il concetto a cui mi riferisco è quello riferito alle "parti produttive" o meglio "improduttive" in una società come quella che stanno costruendo a forza.

Coloro che secondi questa teoria della vita come strumento per esser produttivi e quindi utili alla comunità solo se si contribuisce alla produzione commerciabile.

Quella teoria che vede gli anziani come esseri "improduttivi" e quindi che portano solo costi.

Costi "sociali" che non possiamo più permetterci perché viviamo amo troppo.

Nei fatti siamo la prossima fascia di età che entrerà nella parte della vita per "loro", i liberisti che vedono l'umanità come semplici addetti alla produzione della si loro ricchezza, più inutile perché improduttiva e di solo costo.

La caccia agli improduttivi prossimi venturi è aperta.

Lo scoprirò solo vivendo.