Il mainstream suona le trombe e applaude alla giornata di domani dipinta come un giorno di festa.
Le majorettes ed i saltimbanchi, come novelli pifferai di Hamelin si pongono davanti alle vittime danzanti che li seguono come ciechi e sordi ma non nei sensi, nell'anima e nella ragione.
Domani muore la vita naturale e si comincia ad instaurare un surrogato di vita che renderà l'uomo svuotato e votato al solo soddisfacimento di materialistiche aspettative indotte che giorno dopo giorno già stanno soppiantando ragione e sentimento.
L'evidenza è costantemente negata.
Il racconto non coincide con ciò che vediamo e soprattutto subiamo.
Eppure una grossa fetta della popolazione italiana è lì che giace nell'era dell'addormentamento.
L'addormentamento dell'anima e di quella parte che ci rende unici
Proprio questa unicità si vuole ricondurre ad una coscienza comune condivisa ed indiscutibile da fare assurgere a valore di verità assoluta.
La nostra fortuna storica, di popolo capostipite di molte delle fortune umane in senso morale ed etico è divenuta la nostra condanna.
Siamo la culla del libero arbitrio per il mezzo della religione cristiana e soprattutto per la cultura cristiana.
Questa cultura, ancor più della religione, è oggi sotto attacco e ad essa e chi la ritiene come propria matrice morale ed etica viene riservato in trattamento teso alla eradicazione concreta.
Domani parte l'attacco finale alla gente italica che ha la sola colpa agli occhi dei novelli semidei di essere culla e quindi memoria di tale filosofia di vita.
La memoria deve essere cancellata nel più breve tempo possibile. L'attacco contestuale a tutte i valori che tale cultura detiene e protegge è innegabile. L'attacco è forte.
Il chiaro tentativo di sostituire tale cultura con una più limitativa nei confronti dell'esercizio del libero arbitrio per i singoli è condotto con ogni mezzo.
Domani si compiranno molte delle azioni che in un prossimo futuro ci renderanno deboli e isolati agli occhi si chi vuole porsi al livello di dio e decidere per l'umanità intera.
Tappa importante e decisiva per questo progetto malvagio e forte per la sua simbolica rappresentazione agli occhi del mondo intero, è proprio la "conquista" dell'Italia e la sottomissione del suo Popolo.
Ciò che si credeva ci proteggesse, la presenza del Vaticano, oggi, anche grazie ai suoi rappresentanti terreni, ci è di peso e foriero di dolore.
Ma molti continuano a rimanere impassibili ed imperterriti nel subire questo crescente attacco alla propria libertà come singoli.
Un attacco a cui ormai è evidente stia venendo a mancare la copertura dell'elemento paura.
La conclamata unicità dell'azione intrapresa nei nostri confronti è la dimostrazione di ciò.
Domani in molti faranno festa.
Ma non comprendono o non vogliono comprendere che l'oggetto della festa è la loro vita che verrà sconvolta con il miraggio di una modernità falsa ed ingannevole e per il mezzo della quale si promette un futuro da "assistiti perenni" che a nulla dovranno pensare, se non servire coloro che si sentono semidei e che dicono che li ricompenseranno con una paternalistica futura vita in un contesto di coscienza unica universale i cui dogmi saranno lo strumento per imporre una falsa modernità con una morale distorta e contraria alla naturalezza della vita stessa.
Domani inizia un gioco pericoloso si specchi e di azioni più o meno comprensibili.
Domani, come oggi e come ieri, a testa alta si continua. Ognuno per quel che potrà.