In alto i calici


In alto i calici. Si dia inizio ai festeggiamenti.

Questo, quello di oggi, il quindici ottobre duemilaventuno, sarà una di quelle date che resteranno scolpite a lettere cubitali nella roccia della storia. Poi dipenderà molto da chi avrà martello e scalpello per incidere. 

Nella futura "nuova normalità" sarà probabilmente una di quelle date che potrebbero assurgere al rango di "festività locale", non più nazionale perché l'Italia in quanto Nazione sarà cancellata.


Potrebbe addirittura assurgere ad un nuovo natale, inteso come data di nascita del nuovo mondo che ci sta aspettando a braccia aperte per accoglierci e stringerci a se. Sino a soffocarci.

Potrebbe essere la data che sostituirà nel A.C e B.C. la "C" con COVID. Prima e dopo. 

La data che sarà la data in cui si festeggerà la nuova religione scientista che con incedere roboante stanno attrezzando per dare nuova casa alle speranze dell'uomo. Non più basata sulla coscienza ed il libero arbitrio messe in relazione con la comunità umana tutta e le sue regole, ma con i dogmi di un algoritmo che assurgerà a novello profeta che ci guiderà ad assolvere i desideri dei novelli semidei proprietari del tutto. Anche si noi.

Oggi è la data storica in cui si ricorderà come lo schiavismo umano autoinflitto avrà sostituito la libertà e la democrazia con tutti i suoi pregi ed i suoi difetti attuali.

Ma prima di arrivare a tutto questo ci vuole tempo. Poco o tanto che sarà, ma ci vuole tempo. Tempo per mantenere la testa alta e la schiena dritta. Per quanto nelle possibilità e volontà di ognuno di noi.

Il futuro, ancor più quello immediato, è fosco e foriero di ulteriori addensamenti di nere nubi.

Le prove a cui saremo sottoposti non saranno facili di affrontare e soprattutto da sopportare.

I meccanismi li conosciamo tutti. Il mainstream martella e gli adepti agiscono. 

Cerchiamo di capire chi, guardandoci negli occhi ci chiede a da aiuto e conforto. Non siamo pochi. Ognuno per le proprie possibilità e capacità.