La saldatura

Grazie agli avvenimenti di ieri, proverbialmente provvidenziali per quanto tracciato come percorso dal governo, credo che si salderà definitivamente il fronte del pensiero unico.

Il mainstream sta martellando come non mai sui rappresentanti delle forze politiche che ancora potrebbero nicchiare e sfilarsi all'ultimo secondo.

Credo che costoro, i rappresentanti di cui sopra, hanno già ceduto fiduciosi in una prospettiva di futuro governo. Se mai l'avranno per davvero.

Per poter pensare di governare, visto il sistema elettorale e quanto previsto come formazione di un governo in Italia, prenderanno, se non già presi, impegni che continueranno il percorso iniziato recentemente.

La porta della gabbia europea si chiuderà definitivamente alle nostre spalle.

Questo non significa che non ci si debba continuare ad opporre nei modi previsti e possibili dal punto di vista costituzionale e legale.

Anche se i dubbi sulla possibilità che tali dettati, costituzionale e legale, siano sufficienti.

Apparentemente lo schieramento è compatto e monolitico.

Pare inglobare ogni e qualunque istituzione e singola parte che compone non solo la struttura dello stato ma ogni sfaccettatura della nostra vita che ne è parte e partecipe attiva.

Stiamo provando sulla nostra pelle quello che vedevamo possibile solo lontano da noi.

E molti, troppi, non se ne rendono minimamente conto.

Le discriminazioni sono sempre più pesanti in un momento in cui le libertà vengono messe a dura prova.

Mai come in questo momento sarei felicissimo di essermi sbagliato e di sbagliarmi ancora oggi nella valutazione di ciò che vedo e sento.

Troppi indicatori, collegati tra loro, indicano l'incedere di una forte limitazione delle nostre libertà fino a rendere inerme la coscienza dei singoli.

La ridefinizione forzata del libero arbitrio, non inteso come fonte di anarchia, ma come fonte di sensibilità diversa tra le persone che porta al rispetto ed alla crescita della democrazia e del corretto rapporto tra le persone in in contesto di vita sociale e di relazione.

Per eradicare le diversità e le culture non si sta lasciando nulla di intentato.

Il livellamento delle coscienze e quindi delle possibilità di esprimersi nel corso della propria vita di relazione con gli altri sta raggiungendo un livello di pressione molto forte.

I passaggi per renderci strumento inerme sono in rapida esecuzione e sequenza.

L'evidente incongruità tra i fatti e la loro narrazione da parte del mainstream, quantunque evidenti, non riescono a schiodare i più dal seguire le discussioni senza rendersi conto che esse sono orchestrate e condotte in maniera da veicolare l'interesse verso quanto poi utilizzato proprio per dare pressione sulle persone. Sia in maniera diretta che indiretta.

Se si guardano i fatti e come vengono narrati con occhi diversi applicando un diverso paradigma  ci si rende conto della grande illusione in cui siamo immersi da ormai due anni ma che è stata costruita in in tempo molto più lungo.

Ma fare ciò non per tutti è facile.

E il mainstream, con le sue majorettes, come elementi di un'orchestra ben diretta, suonano su spartiti che girano sempre attorno ad un unico elemento che fa da comune denominatore: la capacità di applicare delle etichette a chi si permette di porre delle domande non gradite.

Intanto dovrebbe fare riflettere il fatto che chi di fatto sta pesantemente limitando senza alcun riscontro oggettivo di vera utilità dal punto di vista sanitario, la vita di noi italiani, accusa chi si dichiara contrario di essere "fascista"

E nel contempo si continua nella demolizione e desertificazione della possibilità di poter essere una Nazione che possa essere in grado di provvedere a se stessa.

E veniamo trattati con un tono e con azioni paternalistiche, come se fossimo una nazione di ebeti.

Sicuramente siamo una nazione di osservatori scarsi per ciò che ci accade sotto il naso.