"La corazzata Kotiomkin" (Cit.)


“Per me…la corazzata Kotiomkin…è una cagata pazzesca” (Cit.)

Queste sono le parole di Fantozzi all'atto di liberarsi dell'incubo che lo perseguitava insieme ai suoi colleghi e famiglie.

Dopo aver dovuto vedere e rivedere per anni film d'essai per compiacere il potente superiore professor Guidobaldo Maria Riccardelli. 

Noi da quasi due anni siamo chiusi dentro a guardare film d'essai come Fantozzi e compagnia.

In questa sala, oltre al compiaciuto professor Riccardelli, variamente rappresentato da numerosi campioni di cultura e scienzah, ritroviamo anche tutti gli altri personaggi della saga sapientemente piazzati a svolgere il proprio compito di comprimari ad una sorta di recita che pare non li tocchi per nulla. 

Quasi come se , appunto, assistessero alla continua proiezione e riproiezione del medesimo copione con alcuni lievi cambiamenti di trama ma sempre incentrati sull'inamovibile mito della corazzata Kotiomkin.

La corazzata Kotiomkin cresce di peso e di stazza ogni giorno sempre di più.

I personaggi ci sono tutti, la Signorina Silvani, impegnata nei suoi traffici.

Il Rag. Filini, perennemente distratto e sempre pronto a sminuire per quieto vivere.

Il Rag. Calboni, profittatore e noncurante della realtà che lo circonda.

Tutti presi dall'essere troppo  impegnati a screditare il povero Fantozzi che pare sia l'unico a porsi qualche problema e quesito sul perché accadono certe cose.

Ma il povero Fantozzi è sempre più spesso ricondotto nell'alveo del pensiero unico

Suo malgrado.

In questa sala in cui come un loop si ripete e riprogramma sempre il medesimo film, vi sono anche una miriade di personaggi anche non pienamente caratterizzati.

Vi sono anche i vari direttori e responsabili di aree, come il Direttore Conte Corrado Maria Lobbiam che sono sempre più impegnati a soddisfare le aspettative cinematografiche del “Duca Conte” Semenzara o Megadirettore Galattico Duca Conte Balabam di turno.

Eppure Fantozzi intuisce e proclama il suo pensiero a squarcia gola, proprio al culmine della frustrazione dei suoi ignavi colleghi.

Colleghi che fanno a gara a dar a credere di essere contenti di essere in quella sala al solo scopo di poter salvaguardare se stessi agli occhi del professor Riccardelli. 

Ricorrendo ai sotterfugi più impensati. Ma senza darsi per scomposti per non turbare e non di mostrare di avere qualche pensiero proprio che potrebbe rendere irascibile il professore.

È bastato una semplice frase a far prendere coscienza di quello che stavano subendo.

Il problema attuale è che quella magica frase, non irriverente, ma fortemente critica per la sovrastruttura fuori dimensione che si poggia sopra ai fatti originari, quasi nessuno è in grado di pronunciarla. O meglio, forse peggio, si evita anche solo di pensare se tale frase possa essere pronunciata. Non si pensa. Cota meno.

Non dico in pubblico.

Ma almeno nel privato della propria casa. Anzi, si mugugna in attesa che qualcuno, come Fantozzi, salga su quel palco e la pronunci.

Ma contrariamente al film, la triste realtà è che se qualcuno la pronuncia, i più girano la testa e si riconcentrano sul loop di film incentrati sulla corazzata Kotiomkin. 

Che cresce ed aumenta di peso giorno per giorno.

E in ogni caso ci porterà, volente o nolente, a rappresentarla tutti sabati. 

Sotto la scalinata. 

“Per me…la corazzata Kotiomkin…è una cagata pazzesca”

 E se capisci che la corazzata Kotiomkin è una cagata pazzesca…poi puoi solo vivere.