Punti fedeltà


Dopo vari passaggi forzati con cui ci stanno spingendo a forza ed a mazzate verso quello che sarà il nuovo mondo, arriva il primo riconoscimento per coloro che si sono assoggettati senza colpo ferire.

Dopo aver:

  • ignorato la Costituzione;
  • aver utilizzato lo strumento dei numerosi DPCM;
  • poi degli altrettanti numerosi DL;

dopo aver soppresso: 

  • il segreto medico (art. 17 bis DL 27/2020);
  • la riservatezza dei dati tra cittadini e Stato ( art. 9 DL 139/2021);
  • dato contributi pubblici ad emittenti radiofoniche e televisive (DM 12 ottobre 2020);
  • fatto una legge chiamata “scudo penale” (DL 44/2021);
  • Non aver inserito nel testo originario della legge che fa riferimento alla legge del parlamento europeo 953 del 15 giugno 2021 omettendo l'inciso "che hanno scelto di non vaccinarsi";
  • regolamentato il green pass con decreti legge ( DL 52, 105, 111, 122, 127 e 139 del 2021) attribuendo di fatto al potere pubblico si cambiare le regole in ogni momento e quindi non rispondendo più ad un principio di legalità,

si arriva alla prova definitiva dell'accesso nella community per il mezzo di una sorta di premio acquisito per il merito di aver superato i vari livelli incontrati sulla propria strada sino ad ora.

Proprio come il passaggio ad un livello superiore grazie all'accumulo di punti  nel famoso gioco che vede in azione l'altrettanto famoso personaggio Super Mario, appunto.

Dopo il green pass, arriva il super green pass a riconoscere il merito derivante dall'aver rispettato le regole della community.

Chi sino ad ora si è reso ligio e allineato, avrà il giusto compenso.

Avrà concessa la possibilità di andare a mangiare una pizza, andare in palestra, andare al cinema e così via.

Chi non ha rispettato i canoni della community invece, potrà andare solo al lavoro e in luoghi necessari.

Per ora.

Un altro solco sociale è stato tracciato. Sempre più profondo e largo.

In una società in via di ridefinizione forzata si va imbullonando nella testa delle persone il concetto più caro a coloro che ciò hanno sognato, progettato, avviato e messo in atto: l'obbedienza.

Un'obbedienza frutto del merito acquisito per aver rispettato canoni sinora sconosciuti ai più ed addirittura ritenuti perniciosi e alienanti: il conformismo indotto.

Il gioco, che gioco non è, la gara, che gara non è, continua e continuerà.

Bisogna accumulare punti per vedersi destinatari di concessioni sino a pochi mesi fa impensabili per come accade. 

La possibilità, e non la libertà, di uscire e frequentare una normale socialità premiale per la propria obbedienza alla community.

La socialità, a questo punto, la possibilità concessa di socializzare, non a caso è un tasto su cui molto spesso chi propone e spinge per questi strumenti di “libertà”, spinge e batte forte.

In questi due anni si sono applicati in maniera precisa e continua quei canoni propri che portano le perone ad accettare e addirittura apprezzare come positive anche delle forti limitazioni poste però come “luce in fondo al tunnel” in cui prima si è stato spinto a forza. 

Dopo quasi due anni in molti vedono appunto questa luce accendersi grazie alle limitazioni che dovranno subire loro e non solo. Ma anche loro. E la luce che credono di vedere, è solo come quella della lampara per i pesci: una trappola.

Oggi queste concessioni assumono il sapore apparentemente dolce e duraturo di una sorta di premialità per lo sforzo sostenuto e per le rinunce fatte. Una prima premialitá.

Poter pensare di ricevere in dono in periodo natalizio sereno grazie al proprio contributo in nome della community. 

Ma a breve, brevissimo, si presenterà un nuovo livello a cui accedere. E così via.

L'educazione ad una vita a punti è nella fase finale. Dopo la parte teorica che ci hanno fatto studiare per due anni, si passa a quella pratica.