Dobbiamo cambiare paradigma.


Credo sia importante ascoltare le parole dello storico israeliano Yuval Noah Arari pronunciate al WEF Davos 2020 in questo breve video.

È ulteriore importante tassello per comprendere realmente quello che sta accadendo alle nostre vite e verso quale direzione veniamo spinti a forza: la creazione non tanto si un mondo nuovo, ma di un uomo nuovo.

Ma nuovo in che termini e per quali scenari?

Perché questo nuovo uomo dovrebbe accontentarsi di vivere in un mondo completamente gestito per suo conto in cui lui stesso diviene alla stregua di un animale in allevamento intensivo.

A cui vengono somministrati apparente benefici e cure, ma a quale prezzo? Per quale contropartita?

Perché l'Uomo dovrebbe divenire un uomo vestito in tutto e per tutto da una intelligenza artificiale nello svolgimento della sia vita? A quale scopo?

In altri interventi lo stesso storico, e non solo lui, ha evidenziatoo che la vita dell'uomo sinora si era svolta senza tenere conto dello sviluppo tecnologico intervenuto.

Che la sua giornata era come limitata proprio dalle sue pulsioni umane e quindi, la tensione portata proprio dallo sviluppo tecnologico, dovevano portare anche ad una nuova concezione di salute.

Cosa a cui stiamo assistendo in diretta.

Eppure la sensazione metta che si ha non è quella della ricerca di dare all'uomo un benessere psicofisico grazie alla tecnologia.

Proprio il contrario.

Assistiamo e subiamo la nascita, anzi, la conclamazione, di un sistema dittatoriale.

Anche feroce.

Non basato su ideologie come nel passato, ma basato sulla sistematica contrazione delle libertà individuali grazie all'utilizzo di subdole manipolazioni e alla paura indotta con ogni mezzo e senza scrupolo alcuno.

Contrariamente al passato, non assistiamo ad un fenomeno su base nazionale, ma su scala mondiale.

Questo rende praticamente impossibile il fenomeno dell'emigrazione per esercitare le proprie libertà in un ambiente più consono e addirittura rende impraticabile anche lo strumento dell'esilio volontario.

Contrariamente al passato i dissidenti o coloro che non si allinea no e non accettano passivamente, non vendono indotti ad andarsene, anche perché alla luce dei fatti appare assolutamente inutile, ma vengono perseguiti indirettamente con ferocia e con un senso di superiorità che sono disarmanti già per il solo fatto che sono applicate e rese funzionali dalle persone che ci circondano.

Si proprio le persone che ci circondano sono prese dalla smania di assolvere ad un ipotetico quanto ipocrita senso del dovere verso la comunità: la community appunto.

Tutto questo per poter pensare di poter continuare a vivere tranquillamente.

Come galline in un allevamento a terra. 

Ma per quale scopo? Per quale contropartita?

I tempi sono bui. Molto bui. E lo saranno sempre più. 

Si stanno preparando le truppe all'isolamento anche di quelle voci autorevoli solo sino a ieri, ma resesi oggetto di scherno continuo solo per aver continuato a dire ciò che già dicevano.

Si sta creando un uomo nuovo, pronto a soddisfare le esigenze di una manipolo di autonominatisi nuovi dei e dei loro lacchè.

Un uomo nuovo che incorpori i dettami dei protocolli e degli algoritmi, che riportati ad un concerto terra terra riconducibile al quotidiano, altro non sono che obbedienza e sottomissione.

Il tutto per mitigare e cancellare quella parte che non serve e che rende l'Uomo diverso dall'uomo nuovo: l'anima e quindi il libero arbitrio cioè l'imprevedibilità.

Ricordate le parole dello storico israeliano nel video in premessa?

Un pupazzo.  Telecomandato. 

Altro che amore. E salute.

Per affrontare tutto ciò e chissà cos'altro, dobbiamo cambiare paradigma.

Dobbiamo sforzarci di vedere le cose in maniera completamente diversa.

Dobbiamo appunto cambiare paradigma.

Specialmente in riferimento alla politica. 

Perché la politica è lo strumento che stanno utilizzando per fare tutto ciò che stanno facendo.

Senza la politica nulla potrebbero anche avendo, e li hanno, tutti i capitali del mondo ed oltre.

Anche possedendo, e le posseggono, tutte le attività del mondo.

Svegliamoci.

Non è più da tempo dx e sx.

È noi e loro.