Ne vedremo delle belle


Il tentativo di fermare la manifestazione sindacale del 16 dicembre, praticamente da parte di tutta la politica schierata al servizio del neoliberismo europeista, è la dimostrazione che si inizia ad avere timore che ogni possibilità potrebbe essere buona per dare inizio alla loro fine.

Paradossalmente anche se organizzata da loro sodali.

Ormai si inizia a manifestare il cortocircuito che scaturisce dal vederli tutti allineati e pronti al servizio di una sola parte contravvenendo e contraddicendo i principi che li avevamo resi, ognuno per la propria parte, degni di rappresentare chi in loro ha creduto.

Quando devono o dovranno dare quel minimo per continuare a perculare le persone ad uso e consumo delle sole personali brame, dovranno per forza creare un disallineamento del loro servilismo per fare credere di essere ligi e rispettosi del mandato ricevuto.

In pratica potrebbero innescare la giusta reazione unitaria e popolare che meritano facendo ciò per cui sono stati eletti o nominati.

Un paradosso pericoloso specialmente per loro.

Opportunità grazie alle quali si possa sbloccare la possibilità di comprensione da parte di molti che oggi continuano ad essere distratti dalla coltre sanitaria stesa su tutto ciò che ci circonda e grazie alla quale agiscono e giustificano il peggio che hanno fatto, che stanno facendo e che si preparano a fare.

Si avvicinano scadenza elettorali e non solo. 

Tutti devono dare corpo alla propria presenza nelle istituzioni e quindi debbono fare qualcosa che abbia almeno la facciata, che sia l'illusione, non facile, di operare per nome e per conto di chi, come nel caso dei sindacati, li sostiene e soprattutto alimenta economicamente.

Il finto campo si battaglia della.legge finanziaria, potrebbe essere, e mi auguro come molti che lo sia, un terreno scivoloso per continuare a reggere i lembi della coperta emergenziale ben tesa e che riesca a coprire tutto.

Già in alcuni punti non è sufficiente.

Di tempo ne è passato e molto, per chi vede e non per chi si ostina a non voler comprendere, è chiaro e distinto.

Poi metteteci ciò che ha fatto, sta facendo e farà l'EU, che per conto del cartello neoliberista agisce in Europa e detta la strategia e le azioni in  Italia.

Ne vedremo delle belle.

Me lo auguro proprio.