Quale strada ?


Il passaggio repentino del Sen. De Vecchis dalla Lega al partito di Paragone è come appare un buon segno per il sovranismo in parlamento?

Ho i miei dubbi. Forti. Proprio dalla genesi della vicenda.

Primo il calo della Lega a causa del sostegno al governo Draghi credo abbia ridotto di molto la possibilità di rielezione nel Lazio dello stesso.

Uniamoci la riduzione dei parlamentari e il quadro comincia a comporsi.

Lo "scatto" sovranista  avviene dopo decine di voti a favore. Del resto lo stesso Sen. dice che non può più sostenere Draghi.

Ecco perché, sommando il tutto, ed aggiungendo l'atteggiamento dei tanti generali senza esercito che si ostinano a non fare ciò che dicono, la vedo dura per portare il "vero" e "sincero" sovranismo in parlamento.

A parole un comune denominatore c'è e sarebbe molto forte, appunto il sovranismo, ma nei fatti il comune denominatore è la voglia di rappresentare in primis se stessi e quindi ci si ostina a rimanere generali senza esercito invece di condividere un percorso che sarebbe naturale ed ovvio condividere con altri.

Quindi il comune denominatore rimane una sostanziale impossibilità a condividere concretamente gli obiettivi perché distratti dalla punta del proprio naso. 

Non dimentichiamo le decine di parlamentari nei gruppi misti dei due rami che anche loro a parole hanno un comune denominatore, ma nei fatti non si uniscono. Perché? Sono in attesa e sperano di imbucarsi in qualche partito per le prossime politiche?

Questo è l'effetto della riduzione dei parlamentari. Impartiti hanno e avranno già difficoltà a gestire chi è già in carica eletto nel partito stesso, figuriamoci incorporare altri parlamentari.

Tra l'altro in un clima di "volemose bene" sotto l'ala draghiana che ha di fatto azzerato tutto.

Salvo le chiacchiere a favore di camera.


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