Non è facile


Mantenere la calma in questi momenti non è facile.

Ma è l'unica cosa che possono fare per noi e non solo.

Dopo il martellamento di due anni di bugie siamo passati ad un altro livello del martellamento di bugie rovesciate e rivedute e corrette.

Comune denominatore: la paura.

Per non farci spingere sempre oi in fondo dobbiamo resistere alla paura cerca di si non generare in noi e non solo stress e sofferenze oltre quelle che non dipendono solo da noi.

Non è facile.

Dobbiamo provare a divenire come pietre in un ruscello. Pietre a cui le acque, anche impetuose, passano affianco, toccandole, anche segnandole, ma non trasportandole nella corrente impetuosa. 

Non è facile. 

Specialmente ora che vediamo sofferenze inflitte che ci condizionano ancora di più perché esplicitamente crudeli e non mascherare da avvenimenti "naturali".

È il medesimo martellante ritornello per portarci nella paura per poi poter disporre di noi a proprio piacimento. 

Non è facile.

Il silenzio pare la soluzione che non è sinonimo di codardia. Rimanere lucido ed agibili non è semplice.

Ma va fatto.

Il coro del mainstream continua a riempire le nostre orecchie di in unico suona da troppo tempo: paura paura paura paura paura.

Questo è il martellante suono.

Le immagini sono cambiate ma l'obiettivo è lo stesso. Anzi, dopo aver martellato direttamente adesso ci martellano indirettamente per colpirci a breve direttamente con quello che loro credono "colpo finale".

Le immagini con cui ci martellano oggi sono apparentemente diverse da quelle di ieri perché mostrano il sangue.

Ma la mente che ha armato la mano che le ha creare è la stessa. Il metodo è lo stesso. Il fine è lo stesso. 

Se non abbiamo visto il sangue, i morti di ieri non sono morti di una guerra diversa.

È diversa la battaglia. Non la guerra a noi.

Non è facile mantenere la calma. Non è facile ma tenere la lucidità. Non è facile. Ma va fatto.

Whatever It takes

(Foto dal web)