Aspettando Godot

Come nell'opera teatrale di Samuele Beckett si sviluppa e si svolge la vita e la storia politica e sociale  d'Italia.

Siamo in perenne attesa di qualcuno che venga a svolgere un ruolo per noi.

Per noi e non, al limite, "con noi", ovvero in nostro aiuto.

Questa sospensione nel tempo dell'attesa perenne è sempre più forte e palpabile in periodi storici come quello che stiamo vivendo.

Sino a tre anni fa la percezione dell'attesa era di natura diversa, quasi più superficiale per un certo verso.

"Ma si, in fin dei conti che ce ne frega", questo era il motivo imperante nell'agire e nel pensate di molti di noi.

Adesso in cui molti di quei "che ce ne frega" stanno prendendo corpo e non appare nulla di positivo per il presente e ancor più per il futuro anche prossimo, l'atteggiamento non è molto diverso.

Si aspetta sempre che ci pensi qualcun'altro: Godot appunto.

Che puntualmente non arriva. E seppur arriva altri non è che una variante di ciò che si vorrebbe raddrizzare.

Vedi il M5S e quanti oggi si affannano ad occupare uno spazio politico ma senza costruire una proposta politica che è ben altra cosa.

Poi c'è l'attesa del "papa straniero", specialmente negli ultimi anni e ancora più oggi.

C'è stata ed c'è ancora una crescente ammirazione ad esempio per Trump, un consenso che porta molti a pensare e ad agire come se potessero votarlo inducendolo a "planare" sull'Italia salvandola.

Lo stesso avviene oggi nei confronti di Putin e della Russia.

Ci si aspetterebbe che costoro venissero fisicamente a salvarci.

Eppure la famosa frase "aiutati che Dio ti aiuta" dovrebbe far capire il percorso da intraprendere.

In sintesi il paradigma politico destra sinistra, che le forze politiche in parlamento continuano a sfruttare, è tramontato da tempo. È una visione funzionale al sistema.

E questo ad esempio lo rappresenta, come comprensione del fenomeno, la politica di Trump e delle idee, da cui lo stesso prende grandi spunti, di Steve Bannon.

Così come il rapporto di Putin con gli USA, NATO ed UE, che ci solleticando come ipotesi di potersi staccare da questo trenino che di fatto è fallimentare per noi come Nazione.

Quindi, invece di aspettare Godot e/o un papa straniero che arrivi come un supereroe, con il suo mantello, a salvarci dai cattivi di turno, rimbocchiamoci le maniche in maniera serie e concreta e poi di sicuro aiuti arriveranno.

Non nuovi padroni.