Ecco una plastica dimostrazione di come agisce il buonista asservito, anche suo malgrado, alla narrazione imperante ed al politicamente corretto.
Non si confutano i concetti dando una valutazione o versione per la quale poi ognuno potrebbe farsi un'idea confrontandole.
Si attaccano le parole sezionandole e decontestualizzandole per poi sviare la discussione di merito e quindi spostare l'interesse e l'ascolto su tutt'altro.
Lo stesso stile delle trasmissioni televisive spacciate per "approfondimenti" e che invece vengono immediatamente trasformate in pollai se non peggio, come assalto di molti contro uno per cui non si capisce nulla e si dispensa confusione e interpretazioni e non informazioni e giudizi.
Ancor più oggi con l'attenzione del Copasir le parole verranno prese non per quel che rappresentano nel contesto, ma per quel che serve per zittire il malcapitato di turno da etichettare e mettere alla gogna.
(Foto dal web)