Dopo anni di tagli indiscriminati alla sanità per soddisfare i diktat della UE, i nodi vengono drammaticamente al pettine.
Sui tagli si sono innestati in maniera dirompente gli avvenimenti sanitari degli ultimi anni che hanno reso evidente lo sfacelo della sanità e soprattutto l'ipocrisia della politica tutta, da quella nazionale a quella regionale, viste le competenze.
La categoria dei medici come quella degli infermieri non sono le uniche illuse e bistrattate.
Peggiore trattamento hanno tutte quelle figure impiegate nei servizi e nelle attività complementari della sanità.
La prospettiva è fortemente negativa.
E il tutto è palesemente voluto.
Anche solo volendo tenere conto degli ultimi avvenimenti si capisce l'assoluta ipocrisia riservata alla sanità ormai lanciata verso lo schianto.
Il tutto lo si ammanta con promesse di migliorare la rete territoriale di assistenza che si fatto si risolve in una estrema burocratizzazione del lavoro dei medici di base e di affollamento dei pronto soccorso.
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(Foto dal web)