Altro che filantropia

Personalmente ritengo che quando si parla di energia e non solo, non si debba mai dimenticare che;

«Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma»(

Antoine-Laurent de Lavoisier)

Questo perché puntualmente ci viene proposta una visione unilaterale che poi, al netto del progresso tecnologico del momento, tiene conto solo ed esclusivamente della valenza economica per chi la propone e quindi porta a casa i ricavi.

Oggi una delle discussioni più accese è quella sulle automobili elettriche.

Ed è evidente la fuorviante volontà di pilotare e dirigere l'opinione pubblica oltre che con informazioni parziali e tendenziose, con obblighi che nulla hanno a che fare con l'opinione ma solo con la "saccoccia".

Medesimo modus operandi è stato intrapreso e continua in altri campi che investono la nostra vita quotidiana. 

Sfruttare paure e timori, poi rivelatisi ininfluenti se non in quel dato momento e per quella data volontà.

Questo mi ricorda, quando ero di consigliere.comunale, le discussioni con gli indottrinati del "rifiuti zero".

Infatti adesso quella proposta di "decrescita felice", ce la stanno infilando su per il corpo in maniera violenta. 

Molte delle proposte "ecologiste" e ritenute le uniche per la "transizione ideologica"sono ritenute tali perché frutto di tecnologie in mano a chi determina la fortuna delle tecnologie stesse e quindi ha tutto l'interesse a sviluppare il tutto in una direzione quanto più unica e per portarsi in una condizione di potenziale monopolio a cui non si può dare contrasto se non grazie a più che ingenti capitali.

Altro che filantropia. 

(Foto dal web)