Come banderuole

Capita anche a voi di sentirvi come banderuole spostate dal vento ora verso una direzione ora verso un'altra?

Di aver perso i propri punti di riferimento?

Di trovare difficoltoso orientarsi in tutto questo caos che ci circonda?

Di non riuscire ad inquadrare situazioni e avvenimenti, descritti in maniera contrastante ed in forte contrasto con quanto si credeva dimostrato e quindi sicuro punto di riferimento per i propri pensieri e quindi ragionamenti?

Questa brutta sensazione è comune a molti di noi. Credo alla maggior parte degli italiani.

Abbiamo perso quasi tutti i punti di riferimento che ci permettevano di avere delle opinioni che ci risultassero durature nel tempo.

All'improvviso, ma non è così, ci siamo trovati davanti agli occhi un mondo alla rovescia.

Quelle poche certezze che avevamo le abbiamo viste affievolirsi e man mano, per molti, sparire e lasciare spazio alla materializzazione dell'esatto contrario.

Mi riferisco alla sanità, alla politica, alla Russia, agli USA ed alla stessa UE, che si è dimostrata peggiore anche agli occhi di chi la criticava.

Gli avvenimenti degli ultimi ormai tre anni, quelli che stiamo vivendo e soprattutto le prospettive nere, ci stanno facendo capire che ci hanno tenuto sotto una cappa di vetro indottrinandoci e dirigendoci, come un gregge, verso ciò che volevano e ancor più vogliono oggi.

Abbiamo visto svelarsi, anche se non in maniera uniforme e pienamente compiuta, ma comprensibile, tutta una serie di verità o perlomeno diversi punti di vista concreti e veritiero, che sinora non avevamo avuto la capacità o la volontà di vedere e comprendere.

C'è stato un effetto scioccante che ha avuto due risvolti: il primo ha indotto una parte consistente degli italiani a rifugiarsi nella apparente calma del dettato mainstream, il secondo, di contro, ha portato la restante parte a prendere coscienza di tutto ciò.

Tutto questo ha portato ancora più confusione e divisione, quindi dolore e frustrazione.

Però un dato è certo ed incontrovertibile: non possiamo più non sapere che per alcuni, pochi, le famose e parimenti famigerate élite, siamo carne da macello.

Quindi non dobbiamo aver paura di guardare con occhi diversi persone e fatti che sinora avevamo annoverato tra quelli "sicuri" che ci davano modo di avere una linea in cui ci ritrovavamo e che ci permetteva di avere un'idea che credevamo conseguenziale a ciò che accadeva e quindi un'opinione.

Non dobbiamo temere di rivedere alcune nostre posizioni.

Non stiamo cambiando idea. Ci avevano fuorviato prima.

(Foto dal web)