Intelligenza artificiale e mercato

Ogni tanto appaiono notizie relative ai progressi che si stanno avendo con l'intelligenza artificiale, l'A.I.

È innegabile che come tutti gli sviluppi tecnologici potrebbe essere un valido aiuto per migliorare la vita dell'uomo.

Le applicazioni concrete a supporto della qualità della vita potrebbero essere innumerevoli.

Eppure i timori della prevalenza dell'intelligenza artificiale sulla vita dell'uomo non appare peregrina.

Del resto anche un ingegnere di GOOGLE ha posto il problema, come raccontato nell'articolo QUI.

Il discrimine in futuro sarà dato solo esclusivamente dalla volontà di chi avrà le chiavi reali di questa tecnologia in relazione ai propri obiettivi.

La tentazione di creare una specie di nuova razza umana interconnessa con la tecnologia credo sia forte.

Parimenti alla crescente volontà di controllo dell'uomo per motivi puramente economici.

È innegabile che l'accelerazione impressa in questa direzione e la decisione con cui si sta portando l'uomo ad affrontare una evoluzione tecnologicamente rilevante sino all'essere parte integrante della tecnologia stessa è forte.

La spinta non è verso un utilizzo della tecnologia, ma verso il transumanesimo: la fusione dell'uomo con la macchina.

Si parla  sempre più della “messa in rete dell'uomo”.

Lo stesso storico israeliano  Yuval Noah Harari in un intervento al World Economic Forum così come in altre interviste  ha parlato del fatto che oggi si può pensare di hackerare l'uomo per asservirlo al modello che stanno imponendo: il neoliberismo.

Tutto deve essere assoggettato al mercato.

E per essere assoggettato al mercato l'uomo deve sentirsi solo individuo che mira al soddisfacimento dei propri bisogni materiali ricorrendo al mercato stesso abbandonando la propria crescita interiore per la quale ha bisogno di interagire con i suoi simili instaurando rapporti che però non sono finalizzati al mercato.

L'intelligenza artificiale sta entrando prepotentemente anche nella religione e si pensa già di fornire nuove divinità tecnologiche all'uomo tecnologico, come riportato QUI nell'articolo.

Il momento che stiamo vivendo ha origini lontane e radici filosofiche chiare e riconoscibili.

I presupposti sono stati impostati da una ridotta èlite che ha programmato una serie di avvenimenti e guidato gli sviluppi degli stessi nell'arco di circa 300   anni appropriandosi anche si simboli e rovesciando significati e valori asservendoli al proprio progetto di predominio e di supremazia. 

Come novelli dei.

(Foto da Pixabay)