Cortina fumogena

In estrema sintesi il cambio di passo tra il governo Draghi, in continuo con quello Conte, e il governo Meloni è sintetizzabile in una "cortina fumogena".

Mi spiego meglio.

L'obiettivo dichiarato del governo Meloni è quello di proseguire nella direzione tracciata dal governo Draghi per quanto alle questioni che di fatto hanno condizionato e condizionano senza riduzione di intensità la nostra vita.

La linea dell'atlantismo intesa come cieca e prostrata messa in atto delle azioni che ci vengono disposte dagli USA travestiti da NATO, il proseguimento sulla linea pandemica al di là di apparenti difformità ma che nella sostanza poco cambia senza mea culpa, questo per quanto alle questioni più evidenti e riscontrabili.

Oltretutto con la prosecuzione del rispetto della mai vista "agenda Draghi" le problematiche che saranno mantenute sullo stesso piano saranno un ulteriore peso sugli italiani: una su tutte la questione occupazione, intesa anche come tenuta del mondo della piccola e micro impresa.

Quindi la differenza è fondamentalmente sul cambio della tipologia di cortina fumogena a coprire il tutto insieme al mainstream ed alle sue majorettes.

Prima la cortina fumogena doveva avere non una funzione diversa ma una consistenza diversa. Tutti erano in quel governo, quello Conte prima e Draghi poi, quindi alle questioni codificate nell'immaginario dell'opinione pubblica come di sx e di dx non si dava grande risalto mediatico, salvo qualche leggero ringalluzzimento utile al momento.

Oggi invece, le questioni viste come caratterizzanti tra dx e sx assumono una n ruolo diverso nella loro funzione di cortina fumogena.

Infatti sono tornati in auge discorsi quali il gender, la sicurezza, l'immigrazione e altre.

Si è andato anche a scomodare il sovranismo alimentare affidato al ministero dell'agricoltura pur di intensificare la cortina fumogena che di fatto continua incessantemente a coprire quello che avviene davvero e che in grandissima parte ignoriamo.