Ovvietà


È palese che il preteso ravvedimento del sottosegretario non è assolutamente spontaneo, ma funzionale alla sua permanenza nel ruolo.

Poi evidente è la posizione del presidente #Meloni che non perde occasione per rimanere nel solco draghiano in ogni occasione.

Il "whatever it takes" ha un nuovo alfiere.

Le reazioni alle parole del sottosegretario Gemmato, farmacista, non pizzicagnolo, hanno ancora una volta dimostrato la compattezza delle forze politiche tutte all'obbedienza a quella che appare sempre più la nuova religione che vede nella fede cieca e dogmatica nella scienzah il suo unico scopo.

Già di per sé questa commistione religiosamente scientifica è un grosso ossimoro e porta in groppa numerose contraddizioni.

Tornando alle reazioni, fanno il paio con quanto dicono e non dicono il ministro della salute e lo stesso presidente del consiglio.

Il sottosegretario ha espresso dei concetti ovvi sino a tre anni fa.

Unendo i vari puntini si palesa un disegno preciso, partendo da questa questione, passando per la questione rientro sanitari e per quanto alle limitazioni ancora in atto, già dimostratesi inutili prima, figurarsi oggi, senza dimenticare le varie rivelazioni sull'efficacia dell'unzione e sulle sempre meno mascherabili controindicazioni che ogni giorno escono fuori, ma non in Italia.

Contro ogni evidenza devono continuare a mentire sapendo di mentire e anche chi aveva ed ha idee motivate diverse cede d'incanto una volta che raggiunge un ruolo pubblico.

È palese che il preteso ravvedimento del sottosegretario non è assolutamente spontaneo, ma funzionale alla sua permanenza nel ruolo.

Poi evidente è la posizione del presidente #Meloni che non perde occasione per rimanere nel solco draghiano in ogni occasione.

Il "whatever it takes" ha un nuovo alfiere.