Quando Pasqua vien di maggio

È evidente da tempo ma ancor più in questi ultimi anni e in special modo in queste ultime settimane, che i problemi fortemente sentiti dalle persone hanno una circolarità politica su cui si basa la non risoluzione cosciente degli stessi.


Tutti abbiamo sentito ciò che si profila come legge di bilancio proposta dalla cosiddetta maggioranza e abbiamo anche sentito le critiche delle cosiddette opposizioni.

Tutti abbiamo sentito le critiche espresse dalla Serracchiani in merito alla poca mancanza di attenzione in questa legge alla sanità.

Questo è un caso da manuale in cui si mente sapendo di mentire in parallelo con le menzogne di chi dice il contrario.

La cartina di tornasole di questa duplice menzogna è proprio l'azione della Serracchiani stessa come presidente di regione ancor più perché determinante azioni, salvo ricevere fondi statali, sono su base decisionale regionale.

La menzogna è duplice perché sia chi  è al governo e sia chi è all'opposizione hanno da tempo accettato di avere le mani legate in questo capo e non solo.

Hanno accettato perseguendo il dettato della UE adottando politiche di austerity e limitazioni di spesa conseguenti a tali dettami europei.

Quindi il problema in se rimane sempre al suo posto, anzi peggiora, cambia solo il ruolo menzognero degli esponenti politici: una volta al governo ed una volta in opposizione.

Ma sempre saldamente attorno al tavolo imbandito.

E per continuare in questo percorso per loro fruttuoso cosa fanno? Ci confondono le idee per il mezzo del mainstream e delle sue majorettes facendoci aggrovigliare da problemi ulteriori e sempre più non facilmente districabili che ci fanno perdere la lucidità per comprendere questo gioco delle parti mantenendoci in un alveo di tifoseria politica che ci fa stare ora da un lato ora dall'altro lato del loro tavolo ma a debita distanza e sempre nella speranza che Pasqua venga di maggio.