Ambientalismo o controllo?

 

Stiamo dando spazio consapevolmente alla creazione di un mondo falso che lentamente ma inesorabilmente sta soppiantando un mondo sicuramente più vero e veritiero.

Con la scusa della finta comodità propinataci per il mezzo della tecnologia ci stiamo confinando in noi stessi come persone e in spazi ridotti come società.

Questo sta accadendo anche nel campo dell'alimentazione.

Con la motivazione falsa della modernità inserita in un falso contesto di presunta lotta all'inquinamento ci stanno portando a consumare unicamente ciò che l'industria produce.

Con la scusa della cura dell'ambiente, l'industria si sta preparando ad inondarci di prodotti alimentari finiti non ricavati da allevamento o da coltivazioni, ma da pura e semplice produzione industriale.

Ricordo sempre il percorso intrapreso a suo tempo con i prodotti OGM che avrebbero dovuto debellare la fame nel mondo grazie a prodotti agricoli modificato e modificabili per essere adattati a produzioni anche in luoghi in cui tali produzioni non sono possibili.

Il risultato? Gli agricoltori, e specialmente coloro che si sarebbero dovuti aiutare, stanno peggio e oggi non hanno più le sementi se non comprandole per ogni stagione e inoltre sono obbligati all'uso di determinati prodotti chimici se vogliono pensare di "raccogliere".

Così come le mele che non sono più proprietà dell'agricoltore, ma hanno il copyright.

In futuro mangiare carne sarà reso impossibile se non mangiare, sempre a caro prezzo, quella "tarocca".

Così come chi vorrà acconsentire a consumare insetti sarà costretto a mangiare solo quelli "industriali".

Ma non è controllo questo, è ambientalismo giusto?

Sergio Montanaro