Cambiare prospettiva

Cambiare prospettiva non è facile.

Prima di tutto è una scelta consapevole che, per quanto alla mia esperienza, ha avuto una gestazione lunga con innumerevoli riflessioni e ripensamenti.

Punto cruciale è la volontà concreta e reale di voler guardare la realtà con occhi compiutamente aperti.

Il percorso non è né facile né semplice e non è alla portata di tutti.

Questo non significa che il sottoscritto sia un genio o abbia qualità particolari. Ci vuole però un profonda riflessione e soprattutto non aver timore, legittimo, di dover rivedere molte idee che riteniamo inamovibili. 

Dobbiamo mettere in atto il meccanismo della verifica del perché. accadono o non accadono determinate questioni e il perché altre questioni non trovano soluzione e si ha sempre la sensazione di trovarsi punto a capo senza fare in passo in avanti.

Non è facilissimo fare questo cambio di paradigma, ma non è impossibile. 

Quando ti rendi conto che lo schema con cui ci tengono prigionieri dal punto di vista ideologico, con l'equazione sx e dx, e anche se vogliamo affettivo per quanto legato ad ideali e valori falsamente professati, il tutto appare nella sua cruda realtà e non puoi più tornare indietro e capisci il perché ti senti sempre bloccato senza avere risposte e ti sembra di assistere ad una continua e immutabile ciclicità dei problemi che non trovano mai risposte 

Quando riesci a fare il primo passo e ad osservare la realtà politica per quella che è non puoi non approfondire per comprendere sempre meglio.

È doloroso farlo. Ma è l'unico percorso.

Allora capisci il perché di tante cose e soprattutto che la politica ed i suoi personaggi recitano un ruolo in una sorta di teatro che altro non è che una cortina fumogena che ti impedisce di comprendere e quindi vedere la realtà.

Allora capisci perché chi, come la #Meloni, si riempie la bocca di parole come "sovranità", poi porta avanti politiche draghiane.