Sinceramente rimango sconcertato dal ragionamento dicotomico di molti riferito alla decisione della corte costituzionale ed il legami con la politica di cui rappresentano una delle più alte commistioni istituzionali.
Si fanno distinzioni inutili e direi fanciullesche del fatto che i componenti di tale organismo siamo di nomina di dx o di sx.
Ma non si riesce a comprendere che la composizione parlamentare che nei fatti riporta ad un partito unico non può che riflettersi nelle istituzioni e in tutto ciò che gira attorno alla nostra vita.
La corte costituzionale non ha fatto altro che utilizzare il strumenti a sua disposizione per dare l'ennesima dimostrazione del perseguimento di una traiettoria ad ogni costo calpestando di fatto il proprio ruolo.
Riprova, tra le altre, può essere la dichiarazione di Speranza per il quale la corte avrebbe seguito i dettami della scienzah.
Ma la corte non doveva valutare la rispondenza dell'obbligatorietá vaccinale e delle conseguenti obbligazioni e limitazioni al dettato costituzionale?
Cosa abbiamo visto? L'avvaloramento indiretto del ricatto.
Indiretto perché la non risposta nel merito ha di fatto lasciato aperta la porta a future e prossime vicende similari a quelle oggetto dei ricorsi.
La questione non credo sia legata a potenziali richieste di danni a carico dello stato perché dello stato non frega nulla a costoro.
Questo a mio avviso è l'ennesima dimostrazione che la strada è lunga e in salita.