E noi possiamo solo guardare.

 

In questa foto troviamo l'essenza della negatività della globalizzazione e di tutte le sue nefandezze a cui da decenni ci stiamo assuefacendo perdendo anche la capacità di minima critica comprensiva.

Usciamo dal contesto calcistico.

Cosa vediamo? Un ricco (un fondo) che impone la sia visione alla proprietà (Messi) di una multinazionale (PSG) di propietà del fondo stesso e nel contempo lo fa con l'assenso del sistema economico e politico (Infantino) in cui la multinazionale esercita il suo potere pressoché monopolista e fa soldi insieme a suoi simili sempre di proprietà di quello o altro fondo.

Attorno milioni, miliardi di persone che dipendono da tutto ciò e che a tutto ciò delegano la loro aspettativa (partita) pagando e sostenendo economicamente il tutto.

In sintesi un vortice esclusivo di interessi che sono appannaggio di pochi ma che nei fatti coinvolgono tutti. Nessuno escluso. Ma i cui frutti sono sempre più appannaggio di pochi.

Il tutto con regole proprie che valgono anche e soprattutto contro le regole a cui dobbiamo sottostare.

Questa è la rappresentazione del mondo in cui viviamo e che si fa sempre più stringente grazie alla tecnologia, al falso modernismo e alla ricerca di chi apparentemente ci semplifica la vita.

Rifletteteci e poi guardatevi allo specchio.