Convegno Nazionale Partite Iva - Terzigno (NA) - 5 febbraio 2023

di Massimo Gervasi

Traccia del discorso tenuto a Terzigno (NA) durante il primo Convegno Nazionale sulle Partite Iva a cui ho partecipato come relatore in qualità di presidente APIT ITALIA:
 

Nel corso degli ultimi tre anni molte delle associazioni qui presenti hanno avuto la possibilità di collaborare e di interfacciarsi con partiti, movimenti, imprenditori e gente comune, senza però portare a casa un chiaro risultato risolutivo, incapaci di raggiungere una significativa presenza né sul territorio, né tanto meno nel Parlamento italiano.

È chiaro che non vi siano ancora né i presupposti né le risorse per sviluppare un modello efficace e pragmatistico.

Condivido, anche se in parte, il tentativo delle PARTITE IVA CAMPANIA, di Salvatore Caraviello, di operare per un progetto finalizzato a cercare di raggruppare tutto il mondo sovranista e antisistema in un unico, nuovo e innovativo progetto politico e confederato che sappia coinvolgere un’ampia partecipazione popolare senza la quale non ci potrà essere nessuna possibilità di cambiamento.

Non condivido, e lo dico in nome di tutto il mio gruppo, la presenza oggi di certe classi politiche.

È un’esigenza la nostra che non va contro la politica ma bensì contro i partiti ed i politici che fino ad oggi hanno scelto di governare il nostro paese portandolo alla deriva.... uno Stato, incapace o complice.

Per fare un paragone paradossale: lo stesso Stato che ha impiegato 30 anni per arrestare gli assassini degli ultimi eroi del nostro paese ...perché incapaci o perché complici!!!!

Quindi: né destra né sinistra, né terzo polo e né affiliati.

Il percorso non è semplice, bisogna destrutturare tutta una serie di convinzioni che abbiamo maturato e che siamo stati portati a maturare nell’arco degli anni e non da oggi, con un modello politico che oggi invece stiamo scoprendo non essere altro che un susseguirsi di facce diverse di uno stesso specchio per cui gli argomenti importanti e validi ridondano da una facciata all’altra senza trovare mai soluzione.

I partiti che hanno governato il Paese negli ultimi anni trent’anni sono ormai diventati strumenti di distrazione e di distruzione di massa. Hanno esclusivamente perseguito politiche liberiste, dove il libero mercato, condizionato dalle lobby e dalle multinazionali decide le sorti dei popoli, ormai diventati meri “consumatori”.

Basta personalismi

I personalismi ed i partiti personalizzati hanno portato a un indebolimento della potenziale nuova forza politica. Lo abbiamo visto alle elezioni di settembre 2022 tutte le forze “sovraniste” hanno subito crisi post elezioni che hanno portato a conseguenti scissioni.

Serve ripartire con un progetto nuovo, con una forte presenza sul territorio e portavoce che avranno il compito di presentare il progetto e le nostre proposte.

Il popolo italiano si sta dimostrando sempre più debole e poco partecipe. Il popolo italiano non crede più nell’esistenza di sistemi alternativi di governo, di economia, di giustizia sociale, di equità; la violazione della nostra costituzione è stata determinante nel far perdere a tutti fiducia e amore verso le istituzioni.

Dai vincoli dei trattati europei, al passaggio della moneta unica, fino all'esasperata globalizzazione, l’Italia è stata condotta verso un inarrestabile declino. L’aumento della povertà, la diminuzione del numero di aziende e dei posti di lavoro, la distruzione della sanità e dei livelli di servizio sociale sono ormai visibili a tutti e potenzialmente irreversibili.

La distruzione progressiva della scuola di ogni ordine e grado è il chiaro indicatore che il modello usurpatore che si è instaurato sta costruendo le sue difese ideologiche e dogmatiche per prevenire un’azione politica e culturale di contrasto al modello stesso.

Bisogna assumere la responsabilità prima di tutto con se stessi e modificare il proprio modo di ragionare e non è sufficiente farlo da soli così come non è possibile farlo da soli ma confrontandosi con chi già lo ha fatto in maniera da poter vedere l’immagine di ciò che si ha di fronte non più, nel caso della politica, intesa come un arco costituzionale da destra a sinistra in cui ci si possa inserire all’interno, ma capire che quelli sono di fronte a te e l’impostazione è noi e loro.

Non è più una impostazione destra sinistra per ché in sintesi tutti dicono che porteranno avanti quella che viene definita “agenda Draghi” che poi non è altro che l’agenda globalista, al di là dei nomi, con il proseguimento di quella che era “l’agenda Monti” e quello che era anche prima ancora e che ci è passato davanti in questa vita dagli anni ’80 in poi.

Soprattutto nei vari step che si sono succeduti con la firma dei vari trattati europei che non hanno fatto altro che creare un netto contrasto con tutto ciò che dice la Costituzione riferito al modello di vita e di società e soprattutto sulla valorizzazione della persona e non della “forza lavoro”.

Il lavoro, con il risparmio e la proprietà privata, sono alla base del ragionamento che dovrebbe scardinare l’approccio con tutto ciò con cui ci confrontiamo quotidianamente sia nella politica come nella parte sociale della vita di tutti noi.

Sono gli strumento che i Padri Costituenti hanno individuato per la valorizzazione e la realizzazione della persona umana che deve poter essere libera poi di partecipare anche alla vita sociale e politica del suo paese, e non essere schiacciata e impaurita e resa inerme da politiche che rispondono solo a canoni di darwinismo economico dove l’unico dettame è “mors tua vita mea”.

Siamo convinti che l’unica via d’uscita, per cercare di salvare l’Italia, passi attraverso il riappropriarsi della sovranità. Essere sovrani vuol dire lavorare seguendo un principio di autodeterminazione e avendo come unico obiettivo il bene del Paese e degli italiani.

La salvezza del Paese non passerà né dalla destra né dalla sinistra, né dal terzo polo, ne da altri "Paragoni", tutti al servizio del modello neoliberista, imposto dalle multinazionali e dalla finanza.

Il fronte della lotta al sistema si è, negli ultimi due anni, frammentato rovinosamente. C’è chi protesta contro gli obblighi vaccinali, chi contro il rincaro energetico, chi contro le multinazionali, chi contro l’eliminazione del reddito di cittadinanza, senza però riuscire a comprendere che queste sono tutte facce di una stessa medaglia, di un unico sistema di potere che, attraverso un macchinoso e complesso progetto fatto di trattati e di rimozione di pezzi di sovranità, giorno dopo giorno, si sta impossessando del nostro Paese. Un sistema geopolitico e geoeconomico che neanche il nostro parlamento riesce più a gestire, perché tagliato fuori!!!

Vi lascio sottoponendovi l'invito della MMT che si accodano a questo evento delle Partite iva Campania proponendo un prossimo incontro il 26 febbraio a Bologna