Strade e ponti sullo stretto

Si torna a parlare di ponte sullo stretto.

Che le infrastrutture Italiane siano scarse è una "canzone" vecchia. Vecchia come le tornate elettorali.

Ma come verrebbe fatto questo ponte? Con che soldi? Nulla di più semplice realizzarlo se avessimo ancora la "nostra moneta nazionale" e non una moneta dal sapore "coloniale" e a debito certo e concreto con cui ci strozzano e impediscono di crescere in concreto.

Le strade italiane sono scandalosamente disastrate e questo vale per le statali, provinciali, comunali e via discorrendo.

Il problema è generalizzato e conclamato.
È da sommarci la mancanza di manutenzione per le cunette e tutte quelle cure di cui si occupavano i cantonieri.

Perché tutto questo sfacelo?

Riflettete.

Escono soldi per ricapitalizzare le banche dopo che i padroni del vapore "tosano" piccoli investitori e risparmiatori.

Escono soldi per acquistare armi e sostenere gli interessi altrui.

Ma non si hanno soldi per le strade e tanto altro.
Eppure le strade sono uno degli esempi di possibile "piena occupazione" a cui uno stato a moneta sovrana potrebbe dare corso.

Ma la maggior parte degli italiani non lo vuole capire. Eppure è un passaggio abbastanza semplice se si presta attenzione e ci si vuole documentare compiutamente.

Non secondario il fatto che tutto ciò è contemplato nella Costituzione e negato nei trattati europei.

Altro che ponti sullo stretto a debito vero.