Tutti per ONU, ONU per tutti

 
 Abbiamo molti "protettori in terra" al mondo.
 
Uno di questi è l'ONU, Organizzazione delle Nazioni Unite, unione di 193 stati su base volontaria con sede a New York [1].
 
"Organizzazione" internazionale nata nel 1945 e il cui obiettivo sarebbe rappresentare ed essere un luogo comune in cui promuovere e mantenere la pace e la sicurezza internazionale grazie ad un sistema di sicurezza collettivo, sviluppando relazioni amichevoli fra le nazioni, cooperando nella risoluzione di problemi internazionali, promuovendo il rispetto dei diritti umani e armonizzando le diverse iniziative nazionali.
 
Oggi nella commissione per i diritti umani siedono paesi come la Cina, Qatar, Emirati Arabi Uniti [2].
 
Come tutti gli organismi ha una propria sede, struttura, organizzazione, rappresentanti e bilancio.
 
Da dati a marzo 2022 le operazioni ONU sono state 71 e a marzo 2022 le operazioni in atto erano 12 impiegando oltre 90mila unità non solo militari [3].
 
L'ONU è stata ed è spesso "oggetto e soggetto" di scandali a varia natura: economici, sessuali e anche di violazioni di diritti umani.
 
I casi negli anni sono molti anche se di difficile perseguibilità per il fatto che l'ONU di fatto è incontrollabile perchè opera in grande segretezza, è protetta dall'immunità diplomatica e non deve dare conto a nessuno se non a se stessa.
 
I suoi bilanci sono un aggregato di programmi e progetti sovrapposti in cui si nascondono interessi ed imbrogli anche di natura nepotistica [4].
 
Quanto effettivamente venga "gestito" economicamente dall'ONU non è dato saperlo con certezza. Si sa solo che l'effettiva gestione di risorse economiche è di gran lunga superiore al suo bilancio ufficiale.

Oltre agli stati membri, partecipano con "contribuiti volontari" anche privati tra cui molti "mecenati filantropi" come Bill e Melinda Gates.

Nei paesi in via di sviluppo, oggetto spesso delle "attenzioni" dell'ONU, quando appaiono i caschi blu la popolazione interpreta questo come un segnale di pericolo.

Probabilmente lo scandalo più grande sinora conosciuto che ha visto protagonista l'ONU è quello perpretato in Iraq al tempo della campagna denominata "Oil for food".
 
Funzionari ONU si resero partecipi di contrabbando di petrolio con Saddam Hussein e poi, dopo la sua caduta, relazionandosi con le migliaia di imprese appaltatrici per la ricostruzione e contribuendo alla sparizione di miliardi e miliardi di dollari destinati alla popolazione irachena. 

Contribuendo non poco all'affamamento ulteriore del popolo iracheno ad al caos in cui tutt'oggi si trova l'Iraq e buona parte del Medio Oriente. 

Sulla questione di cui non si conosce e mai si conoscerà il quadro complessivo nonostante indagini e processi è stato girato un film intitolato "Giochi di Potere" [5]. 
 
L'allora "capo" dell'ONU, Kofi Annan, liquidò l'accaduto come un errore per una giusta causa, come il prezzo che ogni tanto bisogna pagare quando si compiono operazioni umanitarie così su larga scala internazionale. 

Tutto questo in buona compagnia dei "compari" della NATO.
 
Praticamente lo stesso "potrebbe" riproporsi anche in Ucraina.