Comparse

 
I più si affannano a difendere e sostenere ora una ora l'altra in una contrapposizione che sta assumendo un aspetto grottesco agli occhi di altri.

Ci si fronteggia, non confronta, su quello che queste due persone dicono, come accadeva con chi le ha precedute e non mi riferisco ai soli ultimi 3 anni, e accadrà con chi sarà lì sul palcoscenico dopo di loro.

Eppure non si cerca di fare quel piccolo scatto mentale in più che anche se non risolve, almeno, ci fa vedere le cose con un po' più di realismo.

Non si riesce di comprendere, o non si vuole, che queste due donne, e più in generale ciò che dicono di rappresentare, non sono altro che le due facce della stessa medaglia e quindi unite per servire un unico obiettivo.
 
Guardando il solo "ora ed adesso" riduce, quasi azzerandola,  la capacità di comprensione di ciò che vediamo e sentiamo.

Eppure la storia è ripetitiva e ripetuta. Unica variante il livello di possibile pressione praticabile da parte di chi ha "la padronanza del vapore".

Ma chi ha la padronanza del vapore?

Non lo sappiamo con certezza e chissà se lo si saprà mai. Annaspiamo e rovistiamo nella memoria alla ricerca di un qualche indizio senza nessun passo avanti.

Conosciamo, senza essere conosciuti a nostra volta se non come essere percepiti alla stregua di una massa informe di "inutili mangiapane", solo chi poi nella "recita" rappresenta gli interessi di costoro, gli "sconosciuti padorni del mondo".

E queste due donne per questo lasso di tempo sono e saranno le interpreti principali della recita sul suolo italiano e a "beneficio" degli italiani.

Loro, le due donne, così come la maggior parte degli attori con vari ruoli e piani di importanza, hanno ben pochi margini di manovra da parte della "regia".

Perché?

Perché per la conseguenza temporale degli avvenimenti siamo arrivati ad un passaggio stretto del percorso intrapreso dalla notte dei tempi e che si può rappresentare con la volontaria sopraffazione degli uni sugli altri per il mezzo più temuto e rispettato dall'uomo: il denaro.

Questo perché man mano che la società si è allargata si è anche strutturata e proprio nella strutturazione della società si è infilato questo "tarlo" di potere e sopraffazione: il denaro e la forza derivante dal potere dello stesso in relazione alla debolezza umana nei confronti "dell'avere".

Non a caso sono nate strutture sovranazionali via via che i singoli stati si organizzavano. Questo sempre con la "nobile motivazione della pace".

È a questo si sono prestati molti uomini in ruoli diversi. Molti sono anche ricordati come persone "per bene" che tanto hanno dato.

Ma i risultati sono qui ben visibili.

Abbreviando siamo giunti ad un punto tale in cui molto è stato fatto e per alcuni versi e grazie a quanto è possibile fare e gestire concretamente da parte di costoro, gli sconosciuti "padroni del vapore", e da parte dei propri "attori incaricati", l'uno vale l'altro.

Infatti quale è la lotta a cui assistiamo sempre più spesso?

Esserci e essere ben visibili.

Quindi, in sintesi, gli attori di oggi appaiono i peggiori perché "sono" i peggiori in quanto non c'è più nulla da creare in termini di presupposti.

C'è solo da chiudere una fase importante per nuove prospettive da organizzare.

Il grosso è stato fatto altrimenti non sarebbero divenuti così espliciti.

E anche con tanta esplicitazione ci sono tanti che non capiscono questo semplice ma cruciale passaggio e continuano a seguire queste comparse a tempo piuttosto che mettersi in una condizione di comprensione della realtà.

Perché questo? Perché intanto capire è un primo passo.