Le forze parlamentari sono tutte schierate nel sostenere e soddisfare le indicazioni europeiste su dettato americano.
Nella scena extraparlamentare, intesa sia come rappresentanza che come rappresentati, la confusione e l'indeterminatezza regnano sovrane al di là di ogni buon proposito.
Da cosa è reso possibile tutto ciò?
A mio avviso è reso possibile dal fatto che sia chi si candida a rappresentare sia chi desidererebbe essere rappresentato non ha le idee ben chiare e stenta a trovare l'incastro tra domanda ed offerta.
Una così forte domanda non riesce ad incontrare un'offerta soddisfacente e viceversa un'offerta così apparentemente ampia non riesce a consolidare un percorso politico concreto e veramente concretizzabile.
Perché tutta questa confusione?
Il motivo è semplice e riassumibile in un solo termine: consapevolezza.
Le persone che vorrebbero essere rappresentate non riescono ancora a ben focalizzare per cosa vorrebbero essere rappresentate in quanto spinte ora di qua ora di là dall'evenienza del momento.
Di contro le forze politiche che vorrebbero rappresentate gli italiani non rappresentati, rincorrendo un effimero consenso, non fanno altro che proporre soluzioni alla sola evenienza per cui al termine della tensione riferita ad uno specifico problema o serie di problemi, anche solo per un calo di percezione o anche solo indotto dal mainstream nella parte di opinione pubblica interessata, la forza politica perde il suo appeal.
Quindi si è innescata una ricerca l'uno dell'altro, forza politica che ricerca persone da rappresentate e viceversa, che di fatto non fanno crescere un reciproco legame.
Manca la consapevolezza che si potrebbe raggiungere solo se le forze politiche dedicassero più forze alla creazione di un concreto progetto politico che descrivesse una prospettiva sociale diversa che potesse far focalizzare il problema centrale che è quello della vera sovranità come nazione.
Di sovranità parlano tutti, ma nessuno riesce a proporre un progetto sociale politico che l'abbia al centro.
La sovranità viene usata in maniera disorganica da un tale progetto.