Avvalorati senza valore

La vicenda del blogger che scorrazza indisturbato, seppur per pochi attimi, sulla passerella newyorkese mi porta a più riflessioni.

La prima è l'atteggiamento degli astanti che vedendo sfilare un tizio con cuffietta da bagno e sacco della spazzatura indosso credono sia un capo di abbigliamento.

La seconda proprio l'abitudine di questo blogger che crea situazioni confuse al limite del paradossale e per cui ha un grosso seguito in rete.

In ogni caso sono due indicatori, tra i tanti, che a mio avviso rimarcano ancora una volta la ricerca di anestetizzare il cervello da parte di molte persone e la conseguente perdita di comprensione della realtà davanti ai nostri occhi e per la quale non è pienamente una scusante il martellamento del mainstream.

Essere su una passerella e quindi sfilare anche con una busta della spazzatura addosso ricalca l'avvaloramento mediatico e quindi l'autorevolezza che hanno ricevuto e ricevono molti paladini dell'europeismo e dell'atlantismo nonché delle scelte sanitarie e delle bailamme ambientaliste degli ultimi anni che si solo visti catapultati agli onori della cronaca in posizioni che in molti casi stridono con il vero valore di costoro a discapito di personaggi che sono a pochi mesi prima erano considerati i massimi esponenti in materia.

Se sta in TV è affidabile.

A qualunque costo.

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