Il vero mondo al contrario

L'Italia è attraversata in lungo e in largo dal Generale Vannacci che viene invitato a presentare il suo libro "Il mondo al contrario" nel tentativo legittimo di fare ragionare le persone e coinvolgerle nella riflessione a scopo politico e sociale delle tematiche descritte nel libro.

Politici e non, si danno legittimamente un gran da fare per esporre questo simulacro e renderlo quanto più conosciuto e diffuso possibile per sostenere le tesi in esse contenute.

È evidente un impegno forte da parte di persone che operano nelle istituzioni a tutti i livelli e il relativo e conseguenziale coinvolgimento di attivisti, associazioni, studiosi, cattedratici, persone in genere e organi di informazione.

Tutti impegnati a difendere, anche chi osteggia la diffusione del libro e le sue idee, diritti e posizioni legate ai diritti stessi.

In pratica si discute di diritti che potrei definire "mobili" per il fatto che si tratta di argomenti in ogni caso legati anche alle leggi non scritte della morale e cultura personale e quindi soggette a spinte più o meno condivisibili in nome di una presunta "modernità".

Poi rifletto e mi sovviene che gli stessi soggetti che oggi si fanno portabandiera della discussione su questi diritti che ho definito mobili, nel 2021, e non solo nel 2021, ma in particolare nei mesi e nelle settimane che hanno preceduto il 15 ottobre del 2021, non hanno emesso un sibilo riferendosi ai diritti che venivano negati e soprattutto lesi in maniera assolutamente sprezzante e manipolatoria della Costituzione. 

Dopo aver chiuso gli italiani in casa, dopo aver legato il consumo di un caffè a bizzarre variabili posturali, dopo aver litigato per l'orario di coprifuoco e non sull'assoluta incongruenza dell' utilizzo di tale misura come presidio sanitario, dopo aver vietato l'acquisto di giocattoli e di cancelleria, dopo aver impedito a famiglia ed amici di frequentarsi, dopo aver costretto famigliari conviventi a stare in macchina chi davanti e chi dietro, dopo aver impedito di visitare parenti ricoverati e di celebrare sia funerali che cerimonie religiose e non, si è arrivati il 15 ottobre 2021 a ricattare le persone negando loro la possibilità costituzionale di lavorare e soprattutto obbligando a pratiche mediche sotto ricatto e senza effettive e riscontrate validità immunizzanti.

Il 15 ottobre 2021 si è reso obbligatorio il green pass per entrare nei posti di lavoro.

E si è imposta questa misura senza tenere conto della sua effettiva preventivabile e poi dimostrata inutilità.

E questa misura è ancora lì presente e sovrastante la nostra vita quantunque apparentemente inutilizzata.

Costoro, i portatori in spalla di Vannacci e del suo libro di idee e diritti appunto mobili e soggetti a personali e temporali possibilità di interpretazione e applicazione, hanno fatto finta di nulla di fronte alla palese lesione di diritti civili e della libertà personale costituzionalmente previsti e sanciti chiaramente.

È stato sufficiente una massiccia campagna mainstream e una personale deroga a tali diritti derivante da ipocondriache inclinazioni e non dietro riflessione e applicazione del diritto e della sua fonte principale: la Costituzione.

Quindi "lubranamente" la domanda nasce spontanea: ma di quali diritti blaterate. Vigliacchi.