Riso amaro


Nella provincia di Vercelli, dove si produce circa il 50% del riso italiano, si è presentato un nuovo grosso rischio.

In ossequio all'Agenda 2030 e alle speculazioni green banche e multinazionali stanno espropriando terreni destinati sinora alla coltivazione del riso per poi destinarli alla produzione di energia elettrica green con il fotovoltaico.

La banca d'affari americana Morgan Stanley insieme ad altre multinazionali estere sta facendo espropriare tutti i campi di riso per fare campi di pannelli fotovoltaici.

Il danno sarebbe irreparabile. Sarebbe cancellata l'unica DOP italiana per la produzione di riso con tutte le sue eccellenze e soprattutto in barba alla tanto sbandierata "sovranità alimentare". [1]

Il governo è muto in un assordante silenzio e con la complicità di tutte le altre forze politiche.

L'agricoltura europea è posta sotto attacco perché accusata di inquinare.

Già a dicembre 2023, Jamie Dimon, CEO di JPMorgan, in una lettera agli azionisti ha espresso il suo obiettivo: espropriare terre private per e realizzare parchi eolici e parchi solari con l'obiettivo di salvare il mondo.

Però il sospetto è che la vera intenzione sia quella di rimpinguare ulteriormente le casse di JPMrgan e altri colossi finanziari che stanno investendo molto su questa follia green.

Chi osa intralciare i loro piani deve essere spazzato via.

Scrivendo agli azionisti chiede che i governi mondiali dovrebbero espropriare le proprietà private alla gente comune per investire in progetti solari e altri iniziative verdi [2]

Il combinato disposto dell'art 42 con l'art 2 della nostra costituzione rende possibile l'esproprio della proprietà privata per questioni di pubblica utilità per "doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale".

Sommate l'inserimento della tutela ambientale "anche nell’interesse delle future generazioni" nella stessa Costituzione e il gioco è fatto [3].

Ecco alcuni passaggi fondamentale di quella lettera:

"Allo stesso tempo, sono disperatamente necessarie riforme per consentire di effettuare investimenti in qualsiasi modo tempestivo. Potrebbe anche essere necessario evocare un esproprio: semplicemente non stiamo ottenendo gli investimenti adeguati abbastanza velocemente per le iniziative relative alla rete, all’energia solare, all’energia eolica e alle condotte"

"È necessario effettuare massicci investimenti globali nell’energia pulita e nelle tecnologie, che devono continuare a crescere anno dopo anno"

"Per accelerare il progresso, i governi, le imprese e le organizzazioni non governative devono allinearsi su una serie di cambiamenti politici pratici che affrontino in modo completo le questioni fondamentali che ci frenano"

Dimon ha esplicitato questo suggerimento dopo che nello stato americano dell'Iowa ha approvato una legge che limiterebbe la capacità delle società di gasdotti di esercitare espropri.

Ma in Italia si avrà la stessa forza per difendere la proprietà privata e nello stesso tempo tutelare la nostra agricoltura?

Dal silenzio assordante di istituzioni e categorie sembra molto difficile.

La completa sottomissione alle volontà straniere e dell'Alta finanza, vero fascismo sempre più verde, continua senza vergogna alcuna.

[1] https://www.italianostra.org/sezioni-e-consigli-regionali/piemonte/vercelli-valsesia/da-risaia-ad-impianto-agrivoltaico-italia-nostra-contraria-al-progetto-nella-baraggia-vercellese/

[2] https://reports.jpmorganchase.com/investor-relations/2022/ar-ceo-letters.htm

[3]
https://www.diritto.it/cosa-cambia-ora-che-la-tutela-dellambiente-e-stata/?callback=in&code=OTBKY2U4ZGMTOGMWYS0ZMJLHLTHHZTMTZGEYZTNKNDA3MTRM&state=51ee6bd6ddfd4eec843567f96991a876