Ho sempre sostenuto che i "padroni del vapore" danno input senza neanche troppi particolari ma ben definendo l'obiettivo che si aspettano, anzi pretendono, venga raggiunto.
Questo metodo crea un susseguirsi di vicende e fatti che poi concorrono alla raggiungimento dell'obiettivo manifestato.
Dato l'obiettivo tutti i vari personaggi danno il loro meglio/peggio per contribuire alla realizzazione del percorso attraverso il quale si raggiungerà l'obiettivo prefissato.
Chi ha prefissato l'obiettivo non deve dare particolari per come costruire il percorso. Deve solo mantenere i punti di riferimento che determinano l'appartenenza o meno allo stuolo di persone che si attiveranno in tal senso.
Andando nel dettaglio la proposta di Meloni per quanto alla creazione di un meccanismo simile articolo 5 della Nato rientra in questo atteggiamento che contribuisce al raggiungimento ad ogni costo del dato obiettivo.
L'obiettivo a cui i vari attori stanno concorrendo, nessuno escluso e in dispetto alle apparenze e alle dichiarazioni, è a mio avviso il proseguimento della guerra in Ucraina ma con canoni diversi.
La filiera che si realizzerebbe sarebbe perfetta per drenare soldi ed energie alla UE e agli stati europei in genere rendendoli sempre più dipendenti e soggiogate dalle potenze esterne.
L'Ucraina mette i morti, la UE i soldi e gli USA le armi a pagamento e nel contempo, siccome la guerra non dipenderebbe più da una loro scelta, ripulirebbero anche in parte la propria immagine.
Tornando alla Meloni è lesempio, e non oggi o solo oggi, della spasmodica ricerca del soddisfacimento dei desiderata altrui e questo ad ogni costo.
Ovvero, ricevuto l'obiettivo da raggiungere, si è arrivata in più e più proposte e azioni per fare si che tali obiettivi si raggiungessero e lo ha fatto con impegno, dedizione e anche fantasia proponendo possibilità e portando avanti tesi ed azioni che appaiono solutive ma che invece contribuiscono alla crescita del caos necessario per il raggiungimento del prefetto obiettivo.
E la nazione che nazione non è ma che da nazione si comporta e muove la premia tramite i suoi rappresentanti pubblici pro tempore facendole i complimenti, adulandola e accarezzandola per il suo contributo di fedeltà ed affidabilità già manifestate a suo tempo da USA e CIA e quindi i loro padroni.[1]
Come si fa alle nostre canine.
Continuate ad applaudirla.